L’Enciclopedia della donna della Fratelli Fabbri Editori fa parte di un complesso sistema di pubblicazioni coeve e successive della stessa casa editrice, in cui si proponevano e classificavano modelli di consumo, comportamenti e relativi oggetti d’uso, finalizzati alla costruzione sociale e culturale della donna della nascente borghesia italiana degli anni ’60. Essa usciva in edicola settimanalmente, dal 1962 al 1966, con 202 fascicoli e si può considerare tra i maggiori fenomeni di divulgazione di genere del dopoguerra. Chiedersi come il design abbia intersecato questo fenomeno, permette di esaminare i caratteri di complessità e contraddizione della figura femminile che vi appare delineata nei tratti della casalinga razionale e taylorista. Una figura che affondava le proprie radici in Europa agli inizi del Novecento (Lagrave, 1992), connotata dall’idea di un’emancipazione necessaria per adattarsi ai cambiamenti indotti dai processi d’industrializzazione. Allo stesso tempo conteneva in sé forti elementi di controllo dei divari di classe e di genere. L’Enciclopedia, nata come strumento di divulgazione di massa, proietta inoltre queste contraddizioni entro un quadro di trasmissione del sapere femminile da cui il design contemporaneo potrebbe ottenere utili scenari critici. Si tratta di raccontare l’intreccio tra questa microstoria di divulgazione di genere e una più complessa storia che riguarda il sapere femminile e i suoi canali di trasmissione. Essa è in qualche modo anche una storia dell’educazione femminile che emerge con evidenza appena si analizza il contesto in cui il progetto dell’Enciclopedia dei Fratelli Fabbri si configura. L'analisi della trasmissione del sapere femminile fa emergere infine un modello caratterizzato da una strategia cognitiva plurale e dismorfica (Seveso da Cambi, 1992), nel quale si rivaluta un’intelligenza empirica, l’adesione al vissuto, oltre un concetto di coerenza interna dei processi cognitivi legata al rigore dimostrativo legato alla trasmissione del sapere ufficiale di preminenza maschile. Questo particolare tempo femminile della techne è oggi di estremo valore e interesse, per un pensiero di design critico (Baule 2015), che intende lavorare sulla complessità di cui la differenza di genere fa parte, di contro all’ordine e all’invarianza, per un pensiero sul contingente ed il particolare di contro all’universale.

Enciclopedia della donna. Il design e il modello della casalinga razionale: emancipazione sotto tutela / Carullo, Rossana. - 18:(2017), pp. 285-294. (Intervento presentato al convegno Terzo convegno nazionale dell’associazione italiana degli storici del design. Triennale del design tenutosi a Milano Triennale nel 17-18 giugno 2016).

Enciclopedia della donna. Il design e il modello della casalinga razionale: emancipazione sotto tutela

Carullo, Rossana
2017-01-01

Abstract

L’Enciclopedia della donna della Fratelli Fabbri Editori fa parte di un complesso sistema di pubblicazioni coeve e successive della stessa casa editrice, in cui si proponevano e classificavano modelli di consumo, comportamenti e relativi oggetti d’uso, finalizzati alla costruzione sociale e culturale della donna della nascente borghesia italiana degli anni ’60. Essa usciva in edicola settimanalmente, dal 1962 al 1966, con 202 fascicoli e si può considerare tra i maggiori fenomeni di divulgazione di genere del dopoguerra. Chiedersi come il design abbia intersecato questo fenomeno, permette di esaminare i caratteri di complessità e contraddizione della figura femminile che vi appare delineata nei tratti della casalinga razionale e taylorista. Una figura che affondava le proprie radici in Europa agli inizi del Novecento (Lagrave, 1992), connotata dall’idea di un’emancipazione necessaria per adattarsi ai cambiamenti indotti dai processi d’industrializzazione. Allo stesso tempo conteneva in sé forti elementi di controllo dei divari di classe e di genere. L’Enciclopedia, nata come strumento di divulgazione di massa, proietta inoltre queste contraddizioni entro un quadro di trasmissione del sapere femminile da cui il design contemporaneo potrebbe ottenere utili scenari critici. Si tratta di raccontare l’intreccio tra questa microstoria di divulgazione di genere e una più complessa storia che riguarda il sapere femminile e i suoi canali di trasmissione. Essa è in qualche modo anche una storia dell’educazione femminile che emerge con evidenza appena si analizza il contesto in cui il progetto dell’Enciclopedia dei Fratelli Fabbri si configura. L'analisi della trasmissione del sapere femminile fa emergere infine un modello caratterizzato da una strategia cognitiva plurale e dismorfica (Seveso da Cambi, 1992), nel quale si rivaluta un’intelligenza empirica, l’adesione al vissuto, oltre un concetto di coerenza interna dei processi cognitivi legata al rigore dimostrativo legato alla trasmissione del sapere ufficiale di preminenza maschile. Questo particolare tempo femminile della techne è oggi di estremo valore e interesse, per un pensiero di design critico (Baule 2015), che intende lavorare sulla complessità di cui la differenza di genere fa parte, di contro all’ordine e all’invarianza, per un pensiero sul contingente ed il particolare di contro all’universale.
2017
Terzo convegno nazionale dell’associazione italiana degli storici del design. Triennale del design
978-88-7115-986-7
Enciclopedia della donna. Il design e il modello della casalinga razionale: emancipazione sotto tutela / Carullo, Rossana. - 18:(2017), pp. 285-294. (Intervento presentato al convegno Terzo convegno nazionale dell’associazione italiana degli storici del design. Triennale del design tenutosi a Milano Triennale nel 17-18 giugno 2016).
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/11589/117167
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