Il saggio affronta il tema della definizione e della costruzione del fronte a mare della città di Taranto, attraverso lo studio delle diverse fasi e delle idee di città ad esse corrispondenti. Esso si inquadra in una ricerca più estesa, condotta dall'autore presso la Facoltà di Architettura di Bari, tesa allo studio dei caratteri urbani e architettonici dei fronti a mare delle città costiere della Puglia. Questo studio è confluito nella sottosezione intitolata "L'altra modernità" della sezione "Città di Pietra" della 10.Mostra Internazionale di Architettura della Biennale di Venezia 2006, curata da Claudio D'Amato. La città di Taranto per la sua singolare condizione di "città tra due mari" (il Mar Piccolo e il Mar Grande) ha costituito un caso di studio significativo per la ricerca. Lo studio è condotto da un punto di vista critico che cerca non solo di ricostruire i processi di sviluppo della città ma di comprendere le relazioni tra la forma fisica dei luoghi, e la forma delle parti di città che su di essi si sono realizzate nel tempo. Il carattere diverso dei due mari ("internità" del Mar Piccolo ed "esternità" del Mar Grande) e l'orografia della penisola (un crinale che discende verso i due mari in modo asimmetrico) sono gli aspetti costitutivi del luogo che hanno condizionato da sempre la costruzione dei fronti a mare della città, determinandone forma e caratteri. Il Lungomare Vittorio Emanuele III è il fronte a mare della città moderna. Esso fu concepito come una promenade architettonica definita da edifici monumentali; ad esso era affidato il compito di rappresentare la città verso la rada estesa e dilatata del Mar Grande, luogo di accesso dal mare, in continuità con il lungomare della città antica. Nonostante il progetto sia stato realizzato solo in parte, la sua idea è ancora forte e riconoscibile soprattutto grazie al ruolo fondativo del grande basamento a scarpa che, assumendo il ruolo di elemento misuratore e unificatore dell'intero sistema urbano, mette in relazione tra loro i frammenti di un'opera incompiuta.

Il lungomare Vittorio Emanuele III a Taranto / Defilippis, Francesco. - 2:(2006), pp. 219-225.

Il lungomare Vittorio Emanuele III a Taranto

DEFILIPPIS, Francesco
2006-01-01

Abstract

Il saggio affronta il tema della definizione e della costruzione del fronte a mare della città di Taranto, attraverso lo studio delle diverse fasi e delle idee di città ad esse corrispondenti. Esso si inquadra in una ricerca più estesa, condotta dall'autore presso la Facoltà di Architettura di Bari, tesa allo studio dei caratteri urbani e architettonici dei fronti a mare delle città costiere della Puglia. Questo studio è confluito nella sottosezione intitolata "L'altra modernità" della sezione "Città di Pietra" della 10.Mostra Internazionale di Architettura della Biennale di Venezia 2006, curata da Claudio D'Amato. La città di Taranto per la sua singolare condizione di "città tra due mari" (il Mar Piccolo e il Mar Grande) ha costituito un caso di studio significativo per la ricerca. Lo studio è condotto da un punto di vista critico che cerca non solo di ricostruire i processi di sviluppo della città ma di comprendere le relazioni tra la forma fisica dei luoghi, e la forma delle parti di città che su di essi si sono realizzate nel tempo. Il carattere diverso dei due mari ("internità" del Mar Piccolo ed "esternità" del Mar Grande) e l'orografia della penisola (un crinale che discende verso i due mari in modo asimmetrico) sono gli aspetti costitutivi del luogo che hanno condizionato da sempre la costruzione dei fronti a mare della città, determinandone forma e caratteri. Il Lungomare Vittorio Emanuele III è il fronte a mare della città moderna. Esso fu concepito come una promenade architettonica definita da edifici monumentali; ad esso era affidato il compito di rappresentare la città verso la rada estesa e dilatata del Mar Grande, luogo di accesso dal mare, in continuità con il lungomare della città antica. Nonostante il progetto sia stato realizzato solo in parte, la sua idea è ancora forte e riconoscibile soprattutto grazie al ruolo fondativo del grande basamento a scarpa che, assumendo il ruolo di elemento misuratore e unificatore dell'intero sistema urbano, mette in relazione tra loro i frammenti di un'opera incompiuta.
2006
Città di Pietra. L'altra modernità
978-88-317-9104-5
Marsilio
Il lungomare Vittorio Emanuele III a Taranto / Defilippis, Francesco. - 2:(2006), pp. 219-225.
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