Ricerca presso l'archivio Basile. Ridisegno come mezzo di conoscenza tra interni e design.

La storiografia del Design e degli Interni nei suoi apparati iconografici è paradossalmente povera delle necessarie “tavole di dettaglio” riguardanti gli interni e arredi, spesso sostituite da foto di dettaglio nelle quali però, se si rende evidente la forma degli elementi, è meno intellegibile la misura della loro consistenza fisica e la gerarchia della loro struttura logico/costruttiva, quella che fa degli spessori e dei giunti la propria cartina di tornasole. nell'articolo si testimonia la ricerca condotta dall'autore presso il Politecnico di Bari. Tale ricerca ha prodotto quelle “tavole di dettaglio”. La figura del serramento, luogo delle discontinuità murarie, ha permesso di risalire alla comprensione delle logiche ottico-proprorzionali utilizzate da Basile nella distribuzione degli spazi. Al contempo l’analisi linguistica degli elementi decorativi, misurata nella continuità logico-proporzionale che lega la singola foglia intagliata negli arredi, con la scala dell’intero edificio, ha messo in evidenza la consapevolezza assoluta dell’architetto non solo di fronte ad una generica concezione di Gesamtkunstwerk o Opera d’arte totale, così come si andava sviluppando in Nord Europa. Essa ha specificato le modalità proto-razionaliste della dimensione tecnico-compositiva di quel linguaggio, usando gli strumenti che lo stesso Basile raccomandava per tutelarsi da ogni approssimazione stilistico formale delle imitazioni rispetto all’esattezza del lavoro di copia inteso come: “uno studio accurato dell’insieme a venir giù sino alle singole parti” . In questa ricerca i materiali d’archivio si sono messi a servizio della formazione, ma spero che allo stesso modo, dall’esperienza didattica, quest’analisi a “venir giù sino alle singole parti”, possa tornare a servizio della ricerca, divenendo utile documento secondo per l’interpretazione storica.