La premessa fondamentale da cui è partita la ricerca è che la conservazione dei caratteri distintivi di un organismo architettonico, ma anche di un organismo urbano, e più in generale di una tradizione costruttiva dipende dalla conoscenza delle forme, delle strutture, dei materiali, e delle tecniche, che sono il frutto di consuetudini, capacità manuali, ma anche espressione di precisi ideali estetici veicolati dal gusto di chi ha eseguito la singola opera. Tale consapevolezza assume maggiore significato se riferita ai problemi del degrado fisico da cui dipende la perdita dei caratteri distintivi che connotano uno specifico manufatto all’interno del contesto di cui esso è parte integrante e che si intendono salvaguardare. Dunque, lo studio si è prefisso l’obiettivo di offrire strumenti-guida per il progetto di conservazione di uno specifico patrimonio architettonico in Terra di Bari, quello delle chiese con cupole in asse, attraverso lo studio e la comprensione della tradizione costruttiva locale. L’analisi costruttiva delle strutture di copertura conferma quanto osservato sotto il profilo geometrico. Le pseudo-cupole procedono per minimi aggetti successivi e restano come tipo base anche nelle realizzazioni più evolute. Infatti, molte cupole nascono in realtà su ricorsi disposti orizzontalmente, sui quali, dalle reni in poi, si distribuiscono anelli di conci tagliati radialmente rispetto all’asse della cupola. Solo sui tempi lunghi, il sistema radiale si affermerà sulla tholos: e resisterà a lungo il ruolo statico attribuito ai rinfianchi, destinati a ridurre il ribaltamento delle pietre, e l’importanza dei manti di chianchette o di chiancarelle, tegole lapidee eseguite con cura per garantire l’impermeabilizzazione della costruzione.

Pseudocupole / DE CADILHAC, R.. - STAMPA. - (2008), pp. 142-153.

Pseudocupole

DE CADILHAC, R.
2008-01-01

Abstract

La premessa fondamentale da cui è partita la ricerca è che la conservazione dei caratteri distintivi di un organismo architettonico, ma anche di un organismo urbano, e più in generale di una tradizione costruttiva dipende dalla conoscenza delle forme, delle strutture, dei materiali, e delle tecniche, che sono il frutto di consuetudini, capacità manuali, ma anche espressione di precisi ideali estetici veicolati dal gusto di chi ha eseguito la singola opera. Tale consapevolezza assume maggiore significato se riferita ai problemi del degrado fisico da cui dipende la perdita dei caratteri distintivi che connotano uno specifico manufatto all’interno del contesto di cui esso è parte integrante e che si intendono salvaguardare. Dunque, lo studio si è prefisso l’obiettivo di offrire strumenti-guida per il progetto di conservazione di uno specifico patrimonio architettonico in Terra di Bari, quello delle chiese con cupole in asse, attraverso lo studio e la comprensione della tradizione costruttiva locale. L’analisi costruttiva delle strutture di copertura conferma quanto osservato sotto il profilo geometrico. Le pseudo-cupole procedono per minimi aggetti successivi e restano come tipo base anche nelle realizzazioni più evolute. Infatti, molte cupole nascono in realtà su ricorsi disposti orizzontalmente, sui quali, dalle reni in poi, si distribuiscono anelli di conci tagliati radialmente rispetto all’asse della cupola. Solo sui tempi lunghi, il sistema radiale si affermerà sulla tholos: e resisterà a lungo il ruolo statico attribuito ai rinfianchi, destinati a ridurre il ribaltamento delle pietre, e l’importanza dei manti di chianchette o di chiancarelle, tegole lapidee eseguite con cura per garantire l’impermeabilizzazione della costruzione.
2008
L’arte della costruzione in pietra. Chiese di Puglia con cupole in asse dal secolo XI al XVI
978-88492-1507-6
Gangemi Editore
Pseudocupole / DE CADILHAC, R.. - STAMPA. - (2008), pp. 142-153.
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