Il contributo si inserisce in un più ampio quadro di attività di ricerche che il Politecnico di Bari conduce sull’architettura moderna italiana per le città Albania. In esso sono approfondite le tematiche specifiche dell’architettura degli interni tese a dimostrare il ruolo di questa disciplina nello specifico caso di due edifici rappresentativi edificati da Gherardo Bosio lungo l’asse Monumentale pensato per strutturare la città di Tirana. L’attività di Bosio fu accompagnata sin dai primi esordi professionali, culturali e didattici da una particolare attenzione ai temi dell’architettura degli interni, dell’arredamento e dell’artigianato. Su questi temi egli si esercitò in maniera continua sino agli incarichi di progettazione che assunse nella città di Tirana, oggetto di questo contributo: l’Hotel Dajti e il Palazzo della Luogotenenza. L’analisi di queste opere incrocia fonti documentarie e rilievi diretti. Piuttosto che la connotazione stilistica dei dettagli o degli arredi, sebbene tutti rilevati, il contributo metterà in luce la maturità raggiunta da Bosio nel processo d’integrazione delle diverse scale dell’architettura. Si cercherà di comprendere il ruolo di compartecipazione dell’architettura degli interni nel definire e svelare le grammatiche compositive degli edifici attraverso elementi ritenuti a torto secondari, come i serramenti, le pareti attrezzate, gli arredi, elementi spesso trascurati nella loro capacità di controllare le relazioni compositive generali dello spazio architettonico, delle sue articolazioni, delle sue gerarchie. Una particolare attenzione per la comprensione delle logiche compositve degli elementi propri degli interni utilizzati da Bosio, è dedicata alla sua attività didattica come docente di Decorazione dal 1937 fino alla sua precoce morte nel 1941. In tale insegnamento confluirono i temi a lungo dibattuti a cavallo tra otto e novecento in Europa, sul rapporto tra arte e industria. A questi temi era collegata la riflessione sul concetto di modernità, sulla modificazione del linguaggio in rapporto all’uso dei nuovi materiali, delle nuove tecniche industriali e produttive in relazione all’artigianato. In questo senso il contributo oltre a procedere a una lettura formale delle logiche compositive degli edifici analizzati, attraverso un lavoro di rilievo dettagliato degli edifici, intende contribuire a creare un tassello utile alla definizione dello statuto teorico della disciplina degli Interni, alle sue relazioni con la Composizione architettonica ed urbana da un lato e il Design dall’altro.

Principi compositivi nell'architettura degli interni di Gherardo Bosio = Parimet kompozuese e interierit ne vepren e Gherardo Bosio / Carullo, Rossana. - STAMPA. - (2012), pp. 96-111.

Principi compositivi nell'architettura degli interni di Gherardo Bosio = Parimet kompozuese e interierit ne vepren e Gherardo Bosio

Rossana Carullo
2012-01-01

Abstract

Il contributo si inserisce in un più ampio quadro di attività di ricerche che il Politecnico di Bari conduce sull’architettura moderna italiana per le città Albania. In esso sono approfondite le tematiche specifiche dell’architettura degli interni tese a dimostrare il ruolo di questa disciplina nello specifico caso di due edifici rappresentativi edificati da Gherardo Bosio lungo l’asse Monumentale pensato per strutturare la città di Tirana. L’attività di Bosio fu accompagnata sin dai primi esordi professionali, culturali e didattici da una particolare attenzione ai temi dell’architettura degli interni, dell’arredamento e dell’artigianato. Su questi temi egli si esercitò in maniera continua sino agli incarichi di progettazione che assunse nella città di Tirana, oggetto di questo contributo: l’Hotel Dajti e il Palazzo della Luogotenenza. L’analisi di queste opere incrocia fonti documentarie e rilievi diretti. Piuttosto che la connotazione stilistica dei dettagli o degli arredi, sebbene tutti rilevati, il contributo metterà in luce la maturità raggiunta da Bosio nel processo d’integrazione delle diverse scale dell’architettura. Si cercherà di comprendere il ruolo di compartecipazione dell’architettura degli interni nel definire e svelare le grammatiche compositive degli edifici attraverso elementi ritenuti a torto secondari, come i serramenti, le pareti attrezzate, gli arredi, elementi spesso trascurati nella loro capacità di controllare le relazioni compositive generali dello spazio architettonico, delle sue articolazioni, delle sue gerarchie. Una particolare attenzione per la comprensione delle logiche compositve degli elementi propri degli interni utilizzati da Bosio, è dedicata alla sua attività didattica come docente di Decorazione dal 1937 fino alla sua precoce morte nel 1941. In tale insegnamento confluirono i temi a lungo dibattuti a cavallo tra otto e novecento in Europa, sul rapporto tra arte e industria. A questi temi era collegata la riflessione sul concetto di modernità, sulla modificazione del linguaggio in rapporto all’uso dei nuovi materiali, delle nuove tecniche industriali e produttive in relazione all’artigianato. In questo senso il contributo oltre a procedere a una lettura formale delle logiche compositive degli edifici analizzati, attraverso un lavoro di rilievo dettagliato degli edifici, intende contribuire a creare un tassello utile alla definizione dello statuto teorico della disciplina degli Interni, alle sue relazioni con la Composizione architettonica ed urbana da un lato e il Design dall’altro.
2012
Architettura moderna italiana per le citta d'Albania : modelli e interpretazioni = Arkitektura moderne italiane per qytetet e shqiperise : modele dhe interpretime
978-99943-0-269-7
Botimet Dudaj
Principi compositivi nell'architettura degli interni di Gherardo Bosio = Parimet kompozuese e interierit ne vepren e Gherardo Bosio / Carullo, Rossana. - STAMPA. - (2012), pp. 96-111.
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/11589/14796
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