Le Terme Centrali di Kos occupavano l’isolato ad est della cosiddetta Casa Romana, in una zona centrale della città antica, immediatamente a sud della plateia ellenistica e dell’agorà. Nella stessa zona, il quartiere agricolo dell’Amygdalòna, Luciano Laurenzi, che effettuò lo scavo nel 1934, rinvenne documenti epigrafici riferibili ad un ginnasio dei paides. Le terme inglobano infatti al loro interno strutture murarie databili all’età ellenistica, dando concretezza all’ipotesi che esse siano sorte sulle rovine di una precedente struttura ginnasiale. Dell’edificio erano già state date notizie preliminari in un precedente articolo che evidenziava soprattutto le analogie con gli altri impianti termali a Kos (M. Livadiotti, in Charis Chaire, 2004), ma un recente riesame del monumento (2010-2012, a cura del Dipartimento di Scienze dell’Ingegneria Civile e dell’Architettura del Politecnico di Bari), con un nuovo rilievo di dettaglio e la catalogazione dei elementi architettonici pertinenti, permette ora di ricostruire con maggior precisione sia la planimetria del precedente ginnasio, di cui è stata identificata ora anche la palestra porticata, che la successione delle fasi delle terme. Queste, costruite nella seconda metà del I sec. a.C. riutilizzando le strutture preesistenti, vengono modificate nella seconda metà del secolo successivo, probabilmente dopo il terremoto del 142 d.C., realizzando, al posto della palestra del ginnasio, rimasta in uso fino a quel momento, un’ampia sala, identificabile come basilica thermarum. Un’ulteriore significativa ristrutturazione coinvolge il complesso termale tra la fine del III e l’inizio del IV secolo d.C. e l’intervento sembra essere riconducibile ad un altro evento distruttivo di natura sismica, attestato anche in altri monumenti della città. Ulteriori modifiche furono apportate ancora nel V-VI secolo, testimoniando la continuità d’uso delle terme per tutto il periodo paleocristiano.

The Central Baths of Kos: new evidence for the restoration / Livadiotti, Monica. - STAMPA. - (2017), pp. 235-250. (Intervento presentato al convegno The Archaeological work in the Aegean islands tenutosi a Rhodes nel November 27 – December 1, 2013).

The Central Baths of Kos: new evidence for the restoration

Livadiotti, Monica
2017-01-01

Abstract

Le Terme Centrali di Kos occupavano l’isolato ad est della cosiddetta Casa Romana, in una zona centrale della città antica, immediatamente a sud della plateia ellenistica e dell’agorà. Nella stessa zona, il quartiere agricolo dell’Amygdalòna, Luciano Laurenzi, che effettuò lo scavo nel 1934, rinvenne documenti epigrafici riferibili ad un ginnasio dei paides. Le terme inglobano infatti al loro interno strutture murarie databili all’età ellenistica, dando concretezza all’ipotesi che esse siano sorte sulle rovine di una precedente struttura ginnasiale. Dell’edificio erano già state date notizie preliminari in un precedente articolo che evidenziava soprattutto le analogie con gli altri impianti termali a Kos (M. Livadiotti, in Charis Chaire, 2004), ma un recente riesame del monumento (2010-2012, a cura del Dipartimento di Scienze dell’Ingegneria Civile e dell’Architettura del Politecnico di Bari), con un nuovo rilievo di dettaglio e la catalogazione dei elementi architettonici pertinenti, permette ora di ricostruire con maggior precisione sia la planimetria del precedente ginnasio, di cui è stata identificata ora anche la palestra porticata, che la successione delle fasi delle terme. Queste, costruite nella seconda metà del I sec. a.C. riutilizzando le strutture preesistenti, vengono modificate nella seconda metà del secolo successivo, probabilmente dopo il terremoto del 142 d.C., realizzando, al posto della palestra del ginnasio, rimasta in uso fino a quel momento, un’ampia sala, identificabile come basilica thermarum. Un’ulteriore significativa ristrutturazione coinvolge il complesso termale tra la fine del III e l’inizio del IV secolo d.C. e l’intervento sembra essere riconducibile ad un altro evento distruttivo di natura sismica, attestato anche in altri monumenti della città. Ulteriori modifiche furono apportate ancora nel V-VI secolo, testimoniando la continuità d’uso delle terme per tutto il periodo paleocristiano.
2017
The Archaeological work in the Aegean islands
978-960-386-319-9
The Central Baths of Kos: new evidence for the restoration / Livadiotti, Monica. - STAMPA. - (2017), pp. 235-250. (Intervento presentato al convegno The Archaeological work in the Aegean islands tenutosi a Rhodes nel November 27 – December 1, 2013).
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/11589/18442
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