Il contributo si propone di approfondire le attività sviluppate dal Formez - l’Ente nato negli anni ’60 a sostegno dello sviluppo sociale e formativo del meridione - nella seconda meta degli anni ’80, discusso ai convegni di Rossano Calabro e, in particolare, a quello del 1987. In quell’occasione si forma il gruppo di lavoro «Gruppo 2000» con lo scopo di mettere a punto uno “scenario” di rapporti possibili nel Mezzogiorno tra cultura e scienza, tra culture locali, scuola e mass media, proiettato ad affrontare lo sviluppo del meridione d’Italia e delle sue contraddittorie istanze, alle soglie del secondo millennio. Del gruppo fecero parte tra gli altri, oltre al presidente del Formez Sergio Zoppi, i sociologhi Achille Ardigò e Aldo Musacchio, lo scrittore Raffaele La Capria, il fisico di particelle e fondatore negli anni ’70 della prima Scuola Nazionale di ricerca sulla conversione dell’energia solare Vittorio Silvestrini, e, infine, per il design Tomàs Maldonado. Questa compagine avrebbe dovuto occuparsi di comprendere il ruolo della formazione e della cultura nel Mezzogiorno: “lo sforzo del «Gruppo 2000» si muove in direzione della necessità di coniugare la storicità del mezzogiorno con il progresso e la modernizzazione, di connettere il progresso scientifico e tecnologico alla salvaguardia dei saperi tradizionali e dei patrimoni culturali esistenti nel Sud […]”. Le domande poste dal documento presentato al Convegno, si chiedono quale sia il modo di governare questo sviluppo e in che modo “una società altamente scientificizzata e tecnologicizzata sia necessariamente una società più democratica” . Il Gruppo risponde ipotizzando un progetto formativo per il Mezzogiorno come contesto ideale nel quale definire la connessione tra l’uso di tecnologie avanzate e processi di crescita di operatori per la cultura, fondando istituti intellettuali complessi e interdisciplinari, nella sintesi tra innovazione e tradizione, perché “la disgregazione delle vecchie strutture e il logorarsi degli antichi rapporti possono dare luogo ad una situazione di anomia, all’interno della quale si determinano fenomeni di imputridimento civile e turbolenza sociale”. Nasce così il progetto per la fondazione dell’Istituto per la Ricerca e la Progettazione dell’Ambiente (IRPA) per sviluppare la nuova figura professionale del disegnatore industriale: “la localizzazione di un Istituto di questo tipo nel Mezzogiorno avrà il duplice vantaggio di riallacciarsi, da un canto, alle tradizioni locali delle culture materiali e di introdurre in quest’area ulteriori elementi di modernizzazione”. Un progetto concettualmente molto avanzato per i tempi, che vede protagonista il design a garanzia di un dialogo per la salvaguardia della democrazia. Non trovò realizzazione immediata ma venne tracciando una via maestra, ancora oggi densa di potenzialità non del tutto pienamente espresse per il Mezzogiorno d’Italia.

Il design nelle politiche di sviluppo del Mezzogiorno. I lavori del Gruppo Mezzogiorno 2000 per “l’accrescimento a livello meridionale di un diffuso tessuto di democrazia reale" / Carullo, Rossana; Labalestra, Antonio. - STAMPA. - (2020), pp. 180-190. (Intervento presentato al convegno IV Convegno AIS/Design Associazione Italiana Storici del Design tenutosi a Torino nel 28-29 giugno 2019).

Il design nelle politiche di sviluppo del Mezzogiorno. I lavori del Gruppo Mezzogiorno 2000 per “l’accrescimento a livello meridionale di un diffuso tessuto di democrazia reale".

Rossana Carullo;Antonio Labalestra
2020-01-01

Abstract

Il contributo si propone di approfondire le attività sviluppate dal Formez - l’Ente nato negli anni ’60 a sostegno dello sviluppo sociale e formativo del meridione - nella seconda meta degli anni ’80, discusso ai convegni di Rossano Calabro e, in particolare, a quello del 1987. In quell’occasione si forma il gruppo di lavoro «Gruppo 2000» con lo scopo di mettere a punto uno “scenario” di rapporti possibili nel Mezzogiorno tra cultura e scienza, tra culture locali, scuola e mass media, proiettato ad affrontare lo sviluppo del meridione d’Italia e delle sue contraddittorie istanze, alle soglie del secondo millennio. Del gruppo fecero parte tra gli altri, oltre al presidente del Formez Sergio Zoppi, i sociologhi Achille Ardigò e Aldo Musacchio, lo scrittore Raffaele La Capria, il fisico di particelle e fondatore negli anni ’70 della prima Scuola Nazionale di ricerca sulla conversione dell’energia solare Vittorio Silvestrini, e, infine, per il design Tomàs Maldonado. Questa compagine avrebbe dovuto occuparsi di comprendere il ruolo della formazione e della cultura nel Mezzogiorno: “lo sforzo del «Gruppo 2000» si muove in direzione della necessità di coniugare la storicità del mezzogiorno con il progresso e la modernizzazione, di connettere il progresso scientifico e tecnologico alla salvaguardia dei saperi tradizionali e dei patrimoni culturali esistenti nel Sud […]”. Le domande poste dal documento presentato al Convegno, si chiedono quale sia il modo di governare questo sviluppo e in che modo “una società altamente scientificizzata e tecnologicizzata sia necessariamente una società più democratica” . Il Gruppo risponde ipotizzando un progetto formativo per il Mezzogiorno come contesto ideale nel quale definire la connessione tra l’uso di tecnologie avanzate e processi di crescita di operatori per la cultura, fondando istituti intellettuali complessi e interdisciplinari, nella sintesi tra innovazione e tradizione, perché “la disgregazione delle vecchie strutture e il logorarsi degli antichi rapporti possono dare luogo ad una situazione di anomia, all’interno della quale si determinano fenomeni di imputridimento civile e turbolenza sociale”. Nasce così il progetto per la fondazione dell’Istituto per la Ricerca e la Progettazione dell’Ambiente (IRPA) per sviluppare la nuova figura professionale del disegnatore industriale: “la localizzazione di un Istituto di questo tipo nel Mezzogiorno avrà il duplice vantaggio di riallacciarsi, da un canto, alle tradizioni locali delle culture materiali e di introdurre in quest’area ulteriori elementi di modernizzazione”. Un progetto concettualmente molto avanzato per i tempi, che vede protagonista il design a garanzia di un dialogo per la salvaguardia della democrazia. Non trovò realizzazione immediata ma venne tracciando una via maestra, ancora oggi densa di potenzialità non del tutto pienamente espresse per il Mezzogiorno d’Italia.
2020
IV Convegno AIS/Design Associazione Italiana Storici del Design
978-88-85745-38-4
Il design nelle politiche di sviluppo del Mezzogiorno. I lavori del Gruppo Mezzogiorno 2000 per “l’accrescimento a livello meridionale di un diffuso tessuto di democrazia reale" / Carullo, Rossana; Labalestra, Antonio. - STAMPA. - (2020), pp. 180-190. (Intervento presentato al convegno IV Convegno AIS/Design Associazione Italiana Storici del Design tenutosi a Torino nel 28-29 giugno 2019).
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/11589/201400
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