Il fine primo del rilievo dell’architettura e dei monumenti è la conoscenza di una realtà storica complessa, rapportata nelle rappresentazioni - sopratutto grafiche - alla loro attualità, consolidandone l’immagine, testimoniando l’appartenenza a una tipologia edilizia e certificandone l’origine e la relazione alle matrici culturali che l’hanno generata. Ma, individuare un percorso chiaro di conoscenza del mondo dell’Architettura monumentale, è soprattutto una questione di metodo, di scelte con le quali provare a scoprire i segreti che cela la complessità del mondo reale, individuandone le specifiche della loro natura, che rappresentano la loro definizione, indagandoli con visioni a breve, a media e infinita distanza e da più punti di vista, evidenziando una serie d’intrecci spesso molto stretti. Quindi, letture e rappresentazioni grafiche, rilievo con le sue specifiche motivazioni, comunque ricerca d’informazioni che possano fornirci indicazioni controllate e affidabili, determinate dalla somma delle possibili verifiche affrontabili. Una possibilità concreta e scientifica per muoversi e soprattutto capire la complessità, è procedere affrontando le sue parti individuate avviando un’operazione strutturante, che è ciò che si intende sperimentare per lo studio della piccola chiesa rurale, intitolata alla martire cristiana Caterina d’Alessandria, indicata da diversi autori come esempio di edificio religioso a cupola nella Terra di Bari. Essa presenta uno schema volumetrico semplice costruito su di un quadrato di base, che misura circa mt.4,5 di lato, sul quale si imposta, attraverso dei pennacchi sferici, una cupola semisferica, e al quale, sui quattro lati, sono accostate altrettante absidi semicircolari. Proprio la cupola inserisce l’edificio all’interno della categoria tipologica denominata “chiese a cupole in asse”, che può essere considerato elemento distintivo e caratterizzante della produzione medievale di chiese sia rurali che cittadine della Terra di Bari e dell’Italia meridionale.

La chiesa di Santa Caterina d’Alessandria in Conversano di Bari. Definizione di un metodo / Verdoscia, Cesare; Maiorano, Anna Christiana. - STAMPA. - (2013), pp. 145-152. (Intervento presentato al convegno AID Monuments tenutosi a Perugia nel 24-26 maggio 2012).

La chiesa di Santa Caterina d’Alessandria in Conversano di Bari. Definizione di un metodo

Cesare Verdoscia;Anna Christiana Maiorano
2013-01-01

Abstract

Il fine primo del rilievo dell’architettura e dei monumenti è la conoscenza di una realtà storica complessa, rapportata nelle rappresentazioni - sopratutto grafiche - alla loro attualità, consolidandone l’immagine, testimoniando l’appartenenza a una tipologia edilizia e certificandone l’origine e la relazione alle matrici culturali che l’hanno generata. Ma, individuare un percorso chiaro di conoscenza del mondo dell’Architettura monumentale, è soprattutto una questione di metodo, di scelte con le quali provare a scoprire i segreti che cela la complessità del mondo reale, individuandone le specifiche della loro natura, che rappresentano la loro definizione, indagandoli con visioni a breve, a media e infinita distanza e da più punti di vista, evidenziando una serie d’intrecci spesso molto stretti. Quindi, letture e rappresentazioni grafiche, rilievo con le sue specifiche motivazioni, comunque ricerca d’informazioni che possano fornirci indicazioni controllate e affidabili, determinate dalla somma delle possibili verifiche affrontabili. Una possibilità concreta e scientifica per muoversi e soprattutto capire la complessità, è procedere affrontando le sue parti individuate avviando un’operazione strutturante, che è ciò che si intende sperimentare per lo studio della piccola chiesa rurale, intitolata alla martire cristiana Caterina d’Alessandria, indicata da diversi autori come esempio di edificio religioso a cupola nella Terra di Bari. Essa presenta uno schema volumetrico semplice costruito su di un quadrato di base, che misura circa mt.4,5 di lato, sul quale si imposta, attraverso dei pennacchi sferici, una cupola semisferica, e al quale, sui quattro lati, sono accostate altrettante absidi semicircolari. Proprio la cupola inserisce l’edificio all’interno della categoria tipologica denominata “chiese a cupole in asse”, che può essere considerato elemento distintivo e caratterizzante della produzione medievale di chiese sia rurali che cittadine della Terra di Bari e dell’Italia meridionale.
2013
AID Monuments
978-88-548-6506-8
La chiesa di Santa Caterina d’Alessandria in Conversano di Bari. Definizione di un metodo / Verdoscia, Cesare; Maiorano, Anna Christiana. - STAMPA. - (2013), pp. 145-152. (Intervento presentato al convegno AID Monuments tenutosi a Perugia nel 24-26 maggio 2012).
File in questo prodotto:
Non ci sono file associati a questo prodotto.

I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.

Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/11589/20291
Citazioni
  • Scopus ND
  • ???jsp.display-item.citation.isi??? ND
social impact