I vulcani di fango, nelle loro varie tipologie e dimensioni, sono l’espressione di complesse fenomenologie ampiamente diffuse nel mondo, che determinano la fuoriuscita sulla superficie della terra o sul fondo del mare di fluidi e fango, in differenti contesti sedimentari e tettonici. Molti sono i vulcanelli di fango individuati e studiati anche in Italia nelle ultime decadi. La presenza, l’origine e le dinamiche evolutive di tali singolari morfologie e delle loro emissioni sono state riferite ad attività tettonica e sismica, alla presenza di gas nel sottosuolo, alla formazione di sovrappressioni nei fluidi sotterranei. I vulcanelli di fango presenti al confine tra i territori pugliese e lucano costituiscono argomento finora inesplorato. Essi risultano posizionati in prossimità del bordo orientale della Fossa Bradanica, punto di convergenza complesso di tre domini: il substrato carbonatico, con ampie distensioni in direzione W, i domini appenninici in sovrascorrimento verso NE, il riempimento clastico della fossa, caratterizzato da una successione plio-pleistocenica di argille azzurre e depositi costieri, coinvolto parzialmente nei processi deformativi dei due termini precedenti. Nel settore E della Fossa Bradanica lungo la fascia perimurgiana, compresa tra Matera, in Basilicata, e Gravina, in Puglia, sono stati individuati due vulcanelli di fango, uno nel territorio del Comune di Gravina in Puglia, l’altro nel Comune di Matera (Basilicata). La fenomenologia è sicuramente più ampia nei territori di tale bordo, ma priva di segnalazioni che permettano una loro precisa localizzazione e identificazione. Le prime osservazioni compiute sui vulcanelli presenti nelle argille azzurre hanno permesso di evidenziare una caratteristica lenta e continua attività del fenomeno eruttivo, connessa alla presenza di fanghi pressurizzati, riconducibili all’ingresso e al movimento di fluidi attraverso sistemi di fratture profonde nell’ammasso argilloso. Il presente lavoro fornisce una prima segnalazione ed interpretazione dei fenomeni di vulcanesimo sedimentario identificati in questi territori, con l’obiettivo di evidenziare la specificità dei sistemi nei quali essi si sviluppano, la coerenza di queste fenomenologie con altre rilevate nei territori in esame. Infine si ritiene molto importante promuovere tali fenomenologie come singolarità geologiche, da ascrivere al patrimonio naturale delle regioni che le ospitano.

I vulcanelli di fango sul bordo orientale della Fossa Bradanica (Confine Basilicata - Puglia) / Canora, F.; Fidelibus, Maria Dolores; Spilotro, G.. - In: GEOLOGIA DELL'AMBIENTE. - ISSN 1591-5352. - XX:2(2012), pp. 2-10.

I vulcanelli di fango sul bordo orientale della Fossa Bradanica (Confine Basilicata - Puglia)

FIDELIBUS, Maria Dolores;
2012-01-01

Abstract

I vulcani di fango, nelle loro varie tipologie e dimensioni, sono l’espressione di complesse fenomenologie ampiamente diffuse nel mondo, che determinano la fuoriuscita sulla superficie della terra o sul fondo del mare di fluidi e fango, in differenti contesti sedimentari e tettonici. Molti sono i vulcanelli di fango individuati e studiati anche in Italia nelle ultime decadi. La presenza, l’origine e le dinamiche evolutive di tali singolari morfologie e delle loro emissioni sono state riferite ad attività tettonica e sismica, alla presenza di gas nel sottosuolo, alla formazione di sovrappressioni nei fluidi sotterranei. I vulcanelli di fango presenti al confine tra i territori pugliese e lucano costituiscono argomento finora inesplorato. Essi risultano posizionati in prossimità del bordo orientale della Fossa Bradanica, punto di convergenza complesso di tre domini: il substrato carbonatico, con ampie distensioni in direzione W, i domini appenninici in sovrascorrimento verso NE, il riempimento clastico della fossa, caratterizzato da una successione plio-pleistocenica di argille azzurre e depositi costieri, coinvolto parzialmente nei processi deformativi dei due termini precedenti. Nel settore E della Fossa Bradanica lungo la fascia perimurgiana, compresa tra Matera, in Basilicata, e Gravina, in Puglia, sono stati individuati due vulcanelli di fango, uno nel territorio del Comune di Gravina in Puglia, l’altro nel Comune di Matera (Basilicata). La fenomenologia è sicuramente più ampia nei territori di tale bordo, ma priva di segnalazioni che permettano una loro precisa localizzazione e identificazione. Le prime osservazioni compiute sui vulcanelli presenti nelle argille azzurre hanno permesso di evidenziare una caratteristica lenta e continua attività del fenomeno eruttivo, connessa alla presenza di fanghi pressurizzati, riconducibili all’ingresso e al movimento di fluidi attraverso sistemi di fratture profonde nell’ammasso argilloso. Il presente lavoro fornisce una prima segnalazione ed interpretazione dei fenomeni di vulcanesimo sedimentario identificati in questi territori, con l’obiettivo di evidenziare la specificità dei sistemi nei quali essi si sviluppano, la coerenza di queste fenomenologie con altre rilevate nei territori in esame. Infine si ritiene molto importante promuovere tali fenomenologie come singolarità geologiche, da ascrivere al patrimonio naturale delle regioni che le ospitano.
2012
I vulcanelli di fango sul bordo orientale della Fossa Bradanica (Confine Basilicata - Puglia) / Canora, F.; Fidelibus, Maria Dolores; Spilotro, G.. - In: GEOLOGIA DELL'AMBIENTE. - ISSN 1591-5352. - XX:2(2012), pp. 2-10.
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