(ii) tesi sostenuta Le presenti note si sviluppano a seguito della costituzione dell’associazione “Bari Smart City” alla quale il Politecnico di Bari ha di recente aderito come socio fondatore. Le nuove tecnologie dell’informatica e delle telecomunicazioni, costituiscono le basi della New economy. Manuel Castells (2002-2004, e 2009) è quello che ha fornito l’analisi più attenta della trasformazione derivante dalla forte diffusione delle comunicazioni informatiche sul piano della organizzazione spaziale e sociale della città contemporanea. Secondo la sua tesi, la libertà delle comunicazioni è in grado anche di creare nuove forme di democrazia, come è stato confermato dai recenti movimenti rivoluzionari nelle città nordafricane o di quelli di protesta nelle città occidentali, pur con le dovute cautele circa concrete dipendenze lineari tra tali fenomeni. Peraltro, l’emergere con forza della questione ambientale nella città contemporanea pone l’esigenza di andare oltre i soli impegni delle direttive 20-20-20 pensando ad una città intelligente, capace di combinare gli obiettivi di riduzione delle emissioni di Co2 e di consumi energetici, con più ampie strategie sull’energia, la mobilità, il recupero delle risorse idriche, la gestione dei rifiuti, la riqualificazione edilizia e dello spazio pubblico. Per i pianificatori che si confrontano con tali politiche, emerge quindi la necessità di individuare processi e procedure di governo che facciano di queste azioni integrate il cuore delle tante iniziative intraprese nell’ambito dei Bandi Europei “Smart Cities and Communities”. È di una certa rilevanza indagare quali siano gli elementi che caratterizzano le creative cities e quali gli elementi di contatto fra queste e le città smart; al contempo, quali possano essere gli elementi di sostenibilità che caratterizzano e potenziano una creative city. Tenuto conto che il P.A.E.S. (Piano di Azione per l’Energia Sostenibile) costituisce l’elaborato chiave di costruzione di una strategia di implementazione della Smart City, può essere di un certo interesse operare una lettura comparata di Agende pubbliche ormai considerate quali best practice internazionali per poter sviluppare a scala locale adeguate metodologie di smart governance. (iii) campo entro il quale la tesi trova argomentazioni Le città europee, sono chiamate in un contesto di continui cambiamenti economici e tecnologici causati dalla globalizzazione, ad affrontare una sfida decisiva: coniugare la competitività con uno sviluppo urbano sostenibile. E proprio nel governo delle città che l’UE intravede la chiave per raggiungere l’obiettivo di risparmio energetico entro il 2020, con un notevole impatto sull’economia, sulla cultura, sulle problematiche sociali e principalmente sulle condizioni climatiche e ambientali. “European Smart Cities” ha generato un nuovo strumento di ranking messo in atto dagli studiosi del Politecnico di Vienna in collaborazione con l’Università di Lubiana ed il Politecnico olandese di Delft, definisce appunto le Smart Cities, come città che ben combinano e armonizzano sei fondamentali caratteristiche: smart economy, smart mobility, smart environment, smart people, smart living, smart governance. Si presuppone pertanto, uno studio sullo stato dell’arte e anche sulla standardizzazione dei criteri di misura di indicatori associati alle caratteristiche sopra citate, per permettere un confronto tra le città e la formazione di una loro graduatoria, nonchè l’elaborazione di un modello replicabile di “città intelligente”. È emerso nell’ultimo dibattito sulla sostenibilità, ad iniziativa della U.C.L.G. (United Cities and Local Governments) - la più grande rete di autorità locali e regionali nel mondo - che la costruzione della governance dal basso verso l'alto sarà fondamentale per il futuro del nostro pianeta e che tali obiettivi si potranno raggiungere solo attraverso la cooperazione tra governi locali e all’interno della più ampia comunità internazionale. (iv) prospettive di lavoro La città di Bari, nello specifico, in attesa di approvazione del suo P.A.E.S. relativo al bando europeo “Smart Cities and Communities”, concorre al finanziamento in partnership con Barcellona, Istanbul e Salonicco, mentre le città competitor di Bari: Genova e Torino, hanno trovato forti alleati nelle città del nord Europa, come Amsterdam, già ben note per le loro politiche sulla sostenibilità. Aderendo al Patto di Sindaci, l’impegno del Comune di Bari è quello di ridurre le emissioni di Co2 attraverso l’attuazione del PAES siglando un accordo con istituzioni locali che punti all’efficienza energetica della città, attraverso l’utilizzo di fonti rinnovabili, smart grid (tra cui distribuzione e gestione intelligenti dell'energia elettrica), mobilità elettrica, edilizia sostenibile. Non ultimo l’obiettivo di informare, coinvolgere e mobilitare la comunità locale, l’associazionismo, le organizzazioni di settore, al fine di sviluppare un efficace piano di azione in cooperazione con la Commissione Europea. Pertanto, alla luce della tesi presentata al pt.(ii) diventa rilevante, sullo sfondo delle eccellenze internazionali nel campo della smart governance urbana, strutturare una comparazione tra il P.A.E.S. di Bari con quello di altre grandi realtà urbane mediterranee.

Smart City. Da una definizione alla costruzione di un'agenda pubblica condivisa: comparazione tra P.A.E.S. di città Mediterranee in Atti della XV Conferenza della Società Italiana degli Urbanisti / Martinelli, Nicola; Kuhtz, S; Scaletta, G; DI GREGORIO, R.. - In: PLANUM. - ISSN 1723-0993. - 2:25(2012).

Smart City. Da una definizione alla costruzione di un'agenda pubblica condivisa: comparazione tra P.A.E.S. di città Mediterranee in Atti della XV Conferenza della Società Italiana degli Urbanisti.

MARTINELLI, Nicola;
2012-01-01

Abstract

(ii) tesi sostenuta Le presenti note si sviluppano a seguito della costituzione dell’associazione “Bari Smart City” alla quale il Politecnico di Bari ha di recente aderito come socio fondatore. Le nuove tecnologie dell’informatica e delle telecomunicazioni, costituiscono le basi della New economy. Manuel Castells (2002-2004, e 2009) è quello che ha fornito l’analisi più attenta della trasformazione derivante dalla forte diffusione delle comunicazioni informatiche sul piano della organizzazione spaziale e sociale della città contemporanea. Secondo la sua tesi, la libertà delle comunicazioni è in grado anche di creare nuove forme di democrazia, come è stato confermato dai recenti movimenti rivoluzionari nelle città nordafricane o di quelli di protesta nelle città occidentali, pur con le dovute cautele circa concrete dipendenze lineari tra tali fenomeni. Peraltro, l’emergere con forza della questione ambientale nella città contemporanea pone l’esigenza di andare oltre i soli impegni delle direttive 20-20-20 pensando ad una città intelligente, capace di combinare gli obiettivi di riduzione delle emissioni di Co2 e di consumi energetici, con più ampie strategie sull’energia, la mobilità, il recupero delle risorse idriche, la gestione dei rifiuti, la riqualificazione edilizia e dello spazio pubblico. Per i pianificatori che si confrontano con tali politiche, emerge quindi la necessità di individuare processi e procedure di governo che facciano di queste azioni integrate il cuore delle tante iniziative intraprese nell’ambito dei Bandi Europei “Smart Cities and Communities”. È di una certa rilevanza indagare quali siano gli elementi che caratterizzano le creative cities e quali gli elementi di contatto fra queste e le città smart; al contempo, quali possano essere gli elementi di sostenibilità che caratterizzano e potenziano una creative city. Tenuto conto che il P.A.E.S. (Piano di Azione per l’Energia Sostenibile) costituisce l’elaborato chiave di costruzione di una strategia di implementazione della Smart City, può essere di un certo interesse operare una lettura comparata di Agende pubbliche ormai considerate quali best practice internazionali per poter sviluppare a scala locale adeguate metodologie di smart governance. (iii) campo entro il quale la tesi trova argomentazioni Le città europee, sono chiamate in un contesto di continui cambiamenti economici e tecnologici causati dalla globalizzazione, ad affrontare una sfida decisiva: coniugare la competitività con uno sviluppo urbano sostenibile. E proprio nel governo delle città che l’UE intravede la chiave per raggiungere l’obiettivo di risparmio energetico entro il 2020, con un notevole impatto sull’economia, sulla cultura, sulle problematiche sociali e principalmente sulle condizioni climatiche e ambientali. “European Smart Cities” ha generato un nuovo strumento di ranking messo in atto dagli studiosi del Politecnico di Vienna in collaborazione con l’Università di Lubiana ed il Politecnico olandese di Delft, definisce appunto le Smart Cities, come città che ben combinano e armonizzano sei fondamentali caratteristiche: smart economy, smart mobility, smart environment, smart people, smart living, smart governance. Si presuppone pertanto, uno studio sullo stato dell’arte e anche sulla standardizzazione dei criteri di misura di indicatori associati alle caratteristiche sopra citate, per permettere un confronto tra le città e la formazione di una loro graduatoria, nonchè l’elaborazione di un modello replicabile di “città intelligente”. È emerso nell’ultimo dibattito sulla sostenibilità, ad iniziativa della U.C.L.G. (United Cities and Local Governments) - la più grande rete di autorità locali e regionali nel mondo - che la costruzione della governance dal basso verso l'alto sarà fondamentale per il futuro del nostro pianeta e che tali obiettivi si potranno raggiungere solo attraverso la cooperazione tra governi locali e all’interno della più ampia comunità internazionale. (iv) prospettive di lavoro La città di Bari, nello specifico, in attesa di approvazione del suo P.A.E.S. relativo al bando europeo “Smart Cities and Communities”, concorre al finanziamento in partnership con Barcellona, Istanbul e Salonicco, mentre le città competitor di Bari: Genova e Torino, hanno trovato forti alleati nelle città del nord Europa, come Amsterdam, già ben note per le loro politiche sulla sostenibilità. Aderendo al Patto di Sindaci, l’impegno del Comune di Bari è quello di ridurre le emissioni di Co2 attraverso l’attuazione del PAES siglando un accordo con istituzioni locali che punti all’efficienza energetica della città, attraverso l’utilizzo di fonti rinnovabili, smart grid (tra cui distribuzione e gestione intelligenti dell'energia elettrica), mobilità elettrica, edilizia sostenibile. Non ultimo l’obiettivo di informare, coinvolgere e mobilitare la comunità locale, l’associazionismo, le organizzazioni di settore, al fine di sviluppare un efficace piano di azione in cooperazione con la Commissione Europea. Pertanto, alla luce della tesi presentata al pt.(ii) diventa rilevante, sullo sfondo delle eccellenze internazionali nel campo della smart governance urbana, strutturare una comparazione tra il P.A.E.S. di Bari con quello di altre grandi realtà urbane mediterranee.
2012
Smart City. Da una definizione alla costruzione di un'agenda pubblica condivisa: comparazione tra P.A.E.S. di città Mediterranee in Atti della XV Conferenza della Società Italiana degli Urbanisti / Martinelli, Nicola; Kuhtz, S; Scaletta, G; DI GREGORIO, R.. - In: PLANUM. - ISSN 1723-0993. - 2:25(2012).
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