Il testo, in lingua greca, poco noto in Italia, aveva avuto solo recensioni in armeno e in russo. Tale recensione ne mette in risalto l’utilità di repertorio completo e ben documentato di motivi decorativi basati sulla figura del meandro, di antica origine classica, ma frequentemente impiegato nei monumenti del periodo paleocristiano e bizantino, tanto da diventarne uno dei motivi più tradizionali.
recensione a: T. DIMITROKALLI, Palaiochristianikoi kai byzantinoi maiandroi (Meandri paleocristiani e bizantini), Athinai 1982 / Livadiotti, Monica. - In: PALLADIO. - ISSN 0031-0379. - 6:(1990), pp. 135-138.
recensione a: T. DIMITROKALLI, Palaiochristianikoi kai byzantinoi maiandroi (Meandri paleocristiani e bizantini), Athinai 1982
LIVADIOTTI, Monica
1990-01-01
Abstract
Il testo, in lingua greca, poco noto in Italia, aveva avuto solo recensioni in armeno e in russo. Tale recensione ne mette in risalto l’utilità di repertorio completo e ben documentato di motivi decorativi basati sulla figura del meandro, di antica origine classica, ma frequentemente impiegato nei monumenti del periodo paleocristiano e bizantino, tanto da diventarne uno dei motivi più tradizionali.File in questo prodotto:
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