La verifica termoigrometrica dell’involucro opaco, con l’entrata in vigore del Decreto Requisiti Minimi nel 2015, è divenuta un vincolo progettuale non semplice da superare. La richiesta assenza di rischio muffa sulla superficie interna dell’involucro e l’assoluta assenza di condensa interstiziale ha complicato il progetto dell’involucro opaco dal punto di vista termoigrometrico. Questo articolo illustra le modalità di calcolo con esempi e casi pratici.
La verifica termoigrometrica dell’involucro opaco secondo il D.M. 26 giugno 2015 "requisiti minimi" / Stefanizzi, Pietro; Liuzzi, Stefania; Sardaro, Mauro. - In: QUADERNI DI LEGISLAZIONE TECNICA. - ISSN 1825-7003. - 1-2017(2017), pp. 19-36.
La verifica termoigrometrica dell’involucro opaco secondo il D.M. 26 giugno 2015 "requisiti minimi"
STEFANIZZI, Pietro;LIUZZI, Stefania;
2017-01-01
Abstract
La verifica termoigrometrica dell’involucro opaco, con l’entrata in vigore del Decreto Requisiti Minimi nel 2015, è divenuta un vincolo progettuale non semplice da superare. La richiesta assenza di rischio muffa sulla superficie interna dell’involucro e l’assoluta assenza di condensa interstiziale ha complicato il progetto dell’involucro opaco dal punto di vista termoigrometrico. Questo articolo illustra le modalità di calcolo con esempi e casi pratici.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.