Il volume raccoglie gli esiti della ricerca, in ambito ICAR/17, "Spazi e culture del Mediterraneo. Misura, analisi, comprensione, valutazione e storia per la conoscenza e il monitoraggio dei processi trasformativi in area mediterranea", coordinata da Massimo Giovannini con i finanziamenti del MIUR nell'ambito dei Programmi di Ricerca PRIN 2005-2007. Il contributo ha analizzato un esempio ben più noto alla storiografia nazionale ed internazionale, soprattutto agli storici dell’architettura medioevale, quello delle cupole sormontate da tetti direttamente costruiti sull’estradosso con tegumenti di lastre di pietra calcarea, configurati a piramide o a cono, elemento costitutivo di un tipo di chiese medioevali dette “a cupola in asse”. Si affronta in particolare un argomento spesso trascurato o trattato con una certa approssimazione dagli studiosi, cioè la conformazione geometrica delle superfici delle cupole di queste chiese. Alla luce dei rilievi condotti è possibile riesaminare l’intero patrimonio delle chiese cosiddette “a cupola in asse” e sulla base di alcuni connotati distinguerle in due gruppi di edifici. Un primo gruppo in cui si riconosce la geometria della cupola emisferica su pennacchi sferici ed un secondo gruppo privo di zone di transizione e caratterizzato dal ricorso a superfici di raccordo e probabilmente più legate ad una commistione con le architetture tradizionali rurali, in cui si riconosce la geometria della falsa cupola.
Geometria delle cupole in Puglia. Confronti tra architettura religiosa medioevale e le costruzioni rurali in pietra a secco / Rossi, Gabriele - In: Spazie e culture del Mediterraneo. Ricerca PRIN 2005-2007, Architettura e luoghi del MediterraneoRoma : Edizioni Q, 2008. - ISBN 978-88-7890-905-2. - pp. 323-342
Geometria delle cupole in Puglia. Confronti tra architettura religiosa medioevale e le costruzioni rurali in pietra a secco
ROSSI, Gabriele
2008-01-01
Abstract
Il volume raccoglie gli esiti della ricerca, in ambito ICAR/17, "Spazi e culture del Mediterraneo. Misura, analisi, comprensione, valutazione e storia per la conoscenza e il monitoraggio dei processi trasformativi in area mediterranea", coordinata da Massimo Giovannini con i finanziamenti del MIUR nell'ambito dei Programmi di Ricerca PRIN 2005-2007. Il contributo ha analizzato un esempio ben più noto alla storiografia nazionale ed internazionale, soprattutto agli storici dell’architettura medioevale, quello delle cupole sormontate da tetti direttamente costruiti sull’estradosso con tegumenti di lastre di pietra calcarea, configurati a piramide o a cono, elemento costitutivo di un tipo di chiese medioevali dette “a cupola in asse”. Si affronta in particolare un argomento spesso trascurato o trattato con una certa approssimazione dagli studiosi, cioè la conformazione geometrica delle superfici delle cupole di queste chiese. Alla luce dei rilievi condotti è possibile riesaminare l’intero patrimonio delle chiese cosiddette “a cupola in asse” e sulla base di alcuni connotati distinguerle in due gruppi di edifici. Un primo gruppo in cui si riconosce la geometria della cupola emisferica su pennacchi sferici ed un secondo gruppo privo di zone di transizione e caratterizzato dal ricorso a superfici di raccordo e probabilmente più legate ad una commistione con le architetture tradizionali rurali, in cui si riconosce la geometria della falsa cupola.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.