L'intera costruzione era alta più di 130 cubiti. Per un'interpretazione della pira di Efestione

Il contributo intende condurre un'analisi della pira funeraria, nota dalle fonti storiche e letterarie, fatta costruire da Alessandro Magno per il compagno Efestione, morto ad Ecbatana nel 324. L'imponente struttura architettonica, interpretata da alcuni come un apparato effimero, da altri studiosi come il sema di Efestione raccoglie nel suo apparato decorativo tutti i motivi iconografici diffusisi con le campagne in Oriente di Alessandro Magno e deve aver costituito, a sua volta, una fonte preziosa per l'elaborazione del monumento funerario nel suo complesso e di iconografie specifiche, in uso soprattutto ai fini della regalità funeraria e cerimoniale, che si vuole individuare e ricostruire.Tale ricerca è anche l'occasione per un'analisi dell'uso e del significato degli apparati effimeri nel mondo antico.