La pubblicazione del progetto per allestire la vendita del cibo di strada nella città di Bari,nato dalla collaborazione scientifica tra Comune e Politecnico, è l'occasione per svolgere una riflessione critica più ampia sul ruolo che il design svolge o può svolgere nel definire l'identità dei luoghi. Spesso sono le strutture deboli quelle che riescono ad interpretare ed esprimere la condizione fluida dell’identità dei luoghi visti come “sorta di sciame diffuso di vibrazioni progettuali che ogni soggetto presente nello spazio produce; per segnalare se stesso, la sua presenza creativa, la sua ricerca economica, la sua energia genetica”. In particolare il tema, acquisisce ancor più interesse se applicato in realtà inserite in una enigmatica condizione di mediterraneità, che la città di Bari non può non cercare comunque di interpretare. Il mediterraneo come luogo delle diversità e delle ibridazioni, stratificazione di culture arcaiche e animiste che attorno al cibo ritrovano memorie collettive legate a elementi primari come materie, colori, odori, sapori, gesti e relazioni. Questi elementi primari alimentano gli aspetti sensoriali ed emozionali su cui il design contemporaneo sta conducendo molte delle sue sperimentazioni.
Cibo di strada e identità dei luoghi. Appunti per un design mediterraneo / Carullo, Rossana - In: Bari waterfront : pedonalizzazione del lungomare e somministrazione di cibo da strada / [a cura di] Francesco Selicato, Michele Beccu, Rossana Carullo. - STAMPA. - Bari : Adda, 2012. - ISBN 978-88-6717-032-6. - pp. 45-63
Cibo di strada e identità dei luoghi. Appunti per un design mediterraneo
Rossana Carullo
2012-01-01
Abstract
La pubblicazione del progetto per allestire la vendita del cibo di strada nella città di Bari,nato dalla collaborazione scientifica tra Comune e Politecnico, è l'occasione per svolgere una riflessione critica più ampia sul ruolo che il design svolge o può svolgere nel definire l'identità dei luoghi. Spesso sono le strutture deboli quelle che riescono ad interpretare ed esprimere la condizione fluida dell’identità dei luoghi visti come “sorta di sciame diffuso di vibrazioni progettuali che ogni soggetto presente nello spazio produce; per segnalare se stesso, la sua presenza creativa, la sua ricerca economica, la sua energia genetica”. In particolare il tema, acquisisce ancor più interesse se applicato in realtà inserite in una enigmatica condizione di mediterraneità, che la città di Bari non può non cercare comunque di interpretare. Il mediterraneo come luogo delle diversità e delle ibridazioni, stratificazione di culture arcaiche e animiste che attorno al cibo ritrovano memorie collettive legate a elementi primari come materie, colori, odori, sapori, gesti e relazioni. Questi elementi primari alimentano gli aspetti sensoriali ed emozionali su cui il design contemporaneo sta conducendo molte delle sue sperimentazioni.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.