POLIBIM. Il modello BIM AS-IS per il facility management degli edifici del Politecnico di Bari

The challenge of the reality-based modeling for the BIM process lies in defining simple and rapid methods to provide digital reproductions of building elements which ensure ac- curacy and representative quality while trying to satisfy, at least partially, the need for standardization and automation in the creation of digital models. The BIM methodology requires a profitable exchange of information between the elements involved in the con- struction process so as to appropriately represent its individual steps with the level of reliability necessary for the target set. Moreover, it is possible to specify the various levels of deepening that the model must have in relation to the individual steps of the pro- cess. These levels are clarified in the concept of LoD (Level of Detail / Development) which also refers to the information content linked to the model. As regards the level of the details’ graphic de- finition, important benchmarks, such as the AEC (UK) BIM Protocol and the AIA (American Institute of Architects), identify 4 degrees in the establishment of the model that can be consi- dered independent from the degree of comple- teness of the associated information. The current experimentation - started in colla- boration with the Polytechnic University of Ba- ri’s Estate O ice of the Technical Services Sector - has focused on a university campus building with the aim of making clear the relationship between the LoD and the Grade in an As-Is model, according to the structural and technologi- cal elements of the building system. All of this would be intended as a way to define structu- red guidelines that can push the future works towards verified and BIM for facility Management (FM)-based procedures, thus defining the LoD and the Grade for a better data visualiza- tion and the optimization of this process.

La s da della modellazione reality-based per il processo BIM consiste nel de nire metodi semplici e rapidi per ottenere riproduzioni di- gitali di elementi edilizi che garantiscano ac- curatezza e qualità rappresentativa cercando al contempo di soddisfare almeno in parte l’e- sigenza di standardizzazione e automatizza- zione nella realizzazione dei modelli digitali. La metodologia BIM richiede uno scambio vantaggioso di informazioni tra gli attori che partecipano al processo edilizio allo scopo di rappresentare in modo adeguato le singole fasi con il giusto livello di attendibilità secon- do nalità ben determinate. Possono essere speci cati i diversi livelli di ap- profondimento che il modello deve possedere in funzione delle singole fasi del processo, esplicitati nel concetto di LoD (level of Detail/ Development) che si riferisce anche al contenuto informativo legato al modello. Rispetto al livello di de nizione gra ca dei dettagli, riferimenti importanti, quali il pro- tocollo BIM dell’AEC (UK) e dell’AIA (American Istitute of Architects), descrivono 4 gradi di de- terminazione del modello che possono essere considerati indipendenti dal grado di esausti- vità delle informazioni associate. Le nalità della sperimentazione - avviata in collaborazione con l’U cio Patrimonio del Settore Servizi tecnici del Politecnico di Bari - applicata ad un edi cio del Campus Univer- sitario, sono volte a rendere chiaro il rapporto tra LoD e Grade nel corso di una modellazione As-Is, in funzione degli elementi costruttivi e tecnologici del sistema edilizio, operando secondo una nalità che prevede la realizza- zione di linee guida strutturate che possano indirizzare i futuri lavori verso procedure veri- cate e funzionali al BIM per il Facility Mana- gement (FM), de nendo i LoD e i Grade per la migliore visualizzazione dei dati e l’ottimizza- zione del processo.