L’estetica del viso è fondamentale per la comunicazione e l’interazione con la società circostante [3–6–37]; il volto fornisce informazioni che permettono l’identificazione di ogni singola persona [38]. La definizione dei canoni estetici coinvolge ricercatori, artisti e clinici, che hanno già provato a codificare quali proporzioni, angoli e rapporti del viso rendano una persona più attraente di un’altra. In ogni caso non sembrano esserci canoni universali e le caratteristiche estetiche di attrattività sono spesso peculiari a singoli contesti socio–culturali ed etnici [2–11–18]. Quanto sopra, peraltro, trova forte necessità di applicazione nello studio qualitativo e quantitativo della morfologia del distretto craniofacciale anche del singolo individuo cui necessitano, ad esempio, interventi estetici conseguenti anche a traumi. Si pensi, ad esempio, al danno fisionomico causato da cicatrici al volto, soprattutto se questo è quello di una Miss ovvero di un presentatore televisivo o di un attore. Questi personaggi fanno del volto una componente fondamentale della loro professione e non solo, la dove si sostiene che le menomazioni estetiche comportano diminuzioni della validità psico-fisica [71]. Pertanto, il suo confronto con un riferimento alla “norma”, rappresenta il primo passo nella diagnosi di qualunque processo patologico, nonché nella valutazione degli esiti della terapia effettuata [5].
Attrattività del viso e del sorriso / Laino, A.; Quaremba, A.; Avagliano, V.; D’Arco, A.; Laino, G.; D’Alessio, G.; Galantucci, L. M.; Deli, R. - In: Ortodonzia: tra passato e futuro / [a cura di] Valeriano Luzi. - STAMPA. - Roma : Aracne, 2014. - ISBN 978-88-548-7623-1. - pp. 265-298
Attrattività del viso e del sorriso
Galantucci L. M.;
2014-01-01
Abstract
L’estetica del viso è fondamentale per la comunicazione e l’interazione con la società circostante [3–6–37]; il volto fornisce informazioni che permettono l’identificazione di ogni singola persona [38]. La definizione dei canoni estetici coinvolge ricercatori, artisti e clinici, che hanno già provato a codificare quali proporzioni, angoli e rapporti del viso rendano una persona più attraente di un’altra. In ogni caso non sembrano esserci canoni universali e le caratteristiche estetiche di attrattività sono spesso peculiari a singoli contesti socio–culturali ed etnici [2–11–18]. Quanto sopra, peraltro, trova forte necessità di applicazione nello studio qualitativo e quantitativo della morfologia del distretto craniofacciale anche del singolo individuo cui necessitano, ad esempio, interventi estetici conseguenti anche a traumi. Si pensi, ad esempio, al danno fisionomico causato da cicatrici al volto, soprattutto se questo è quello di una Miss ovvero di un presentatore televisivo o di un attore. Questi personaggi fanno del volto una componente fondamentale della loro professione e non solo, la dove si sostiene che le menomazioni estetiche comportano diminuzioni della validità psico-fisica [71]. Pertanto, il suo confronto con un riferimento alla “norma”, rappresenta il primo passo nella diagnosi di qualunque processo patologico, nonché nella valutazione degli esiti della terapia effettuata [5].I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.