Questo libro presenta esempi paradigmatici per il rapporto organico tra le diverse componenti dell’ambiente costruito che hanno storicamente determinato la sostenibilità dei paesaggi aridi mediterranei e mediorientali. I casi studio analizzati, caratterizzati da forme adeguate a specifici contesti, ed esemplificativi delle relazioni virtuose tra l’uomo e le diverse scale dell’architettura, rendono evidenti quei rapporti di sostenibilità intrinsechi alla struttura stessa del territorio, che oggi purtroppo si stanno perdendo. In libro focalizza specificatamente il suo interesse sul rapporto fecondo tra giardini, formali e produttivi, architettura, città, acqua e sistemi territoriali. Gli esempi storici trattati, che spaziano in regioni che vanno dal Marocco all’Iran, passando dalla Sicilia e dai Balcani, appaiono significativi per la descrizione di relazioni tipiche, i cui principi sono rivalutabili nella progettazione contemporanea. Si tratta di giardini e paesaggi fragili, aridi ma sostenibili al tempo stesso, siti in territori diversi per storia, cultura e caratteri ambientali, ma ciononostante ricchi di elementi comuni, seppur declinati nei dialetti architettonici locali, e quindi nei materiali e nelle culture specifiche dei luoghi. Il libro è organizzato nelle seguenti quattro sezioni interscalari: Paradigmi di territori sostenibili; Paradigmi di città-giardino; Paradigmi di aggregati sostenibili; Paradigmi di giardini mediterranei e mediorientali.
Tutto è giardino: paradigmi di paesaggi sostenibili tra Mediterraneo e Medioriente / Neglia, Giulia Annalinda. - STAMPA. - (2018).
Tutto è giardino: paradigmi di paesaggi sostenibili tra Mediterraneo e Medioriente
Giulia Annalinda Neglia
2018-01-01
Abstract
Questo libro presenta esempi paradigmatici per il rapporto organico tra le diverse componenti dell’ambiente costruito che hanno storicamente determinato la sostenibilità dei paesaggi aridi mediterranei e mediorientali. I casi studio analizzati, caratterizzati da forme adeguate a specifici contesti, ed esemplificativi delle relazioni virtuose tra l’uomo e le diverse scale dell’architettura, rendono evidenti quei rapporti di sostenibilità intrinsechi alla struttura stessa del territorio, che oggi purtroppo si stanno perdendo. In libro focalizza specificatamente il suo interesse sul rapporto fecondo tra giardini, formali e produttivi, architettura, città, acqua e sistemi territoriali. Gli esempi storici trattati, che spaziano in regioni che vanno dal Marocco all’Iran, passando dalla Sicilia e dai Balcani, appaiono significativi per la descrizione di relazioni tipiche, i cui principi sono rivalutabili nella progettazione contemporanea. Si tratta di giardini e paesaggi fragili, aridi ma sostenibili al tempo stesso, siti in territori diversi per storia, cultura e caratteri ambientali, ma ciononostante ricchi di elementi comuni, seppur declinati nei dialetti architettonici locali, e quindi nei materiali e nelle culture specifiche dei luoghi. Il libro è organizzato nelle seguenti quattro sezioni interscalari: Paradigmi di territori sostenibili; Paradigmi di città-giardino; Paradigmi di aggregati sostenibili; Paradigmi di giardini mediterranei e mediorientali.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.