La nostra idea è che Matera e il suo territorio possano far bene all’area metropolitana barese, e viceversa, partecipando al processo istituzionale promosso dalla Legge Delrio come provincia limitrofa, ma, di fatto, ridisegnando una nuova vision territoriale che va ad approfondire i territori interni murgiani pugliesi oltre i confini regionali ma anche oltre la stessa Matera, per aprirsi a densità territoriali e gradienti di internità della regione collinare e appenninica lucana. Area metropolitana barese come ponte e Matera come porta verso le aree interne potrebbero costituire un fattore di differenziazione che mette in moto una geografia critica tra costa sovraffollata ma infrastrutturata ed entroterra disabitato ma ricco di risorse naturali e custode di patrimoni materiali e immateriali di biodiversità2 , cogliendo la sfida che sta lanciando Matera come Capitale europea della cultura 2019: non-solo-Sassi, ma anche parte di un sistema policentrico murgiano, insieme ad Altamura e Gravina; città tra due parchi interregionali, quello nazionale dell’alta Murgia e quello regionale della Murgia materana e delle chiese rupestri. Dall’altra parte, l’area metropolitana di Bari acquisirebbe i vantaggi di essere varco per l’accesso a Matera, il che consentirebbe, allo stesso tempo, di reinterpretare e valorizzare la complessità del suo “retro” murgiano, a volte percepito come territorio inutile [Salvemini 2006].
Matera. Una nuova frontiera? Prime riflessioni / Bisciglia, Sergio; Mininni, Mariavaleria; Favia, Mariafara; Dicillo, Cristina. - In: WORKING PAPERS. - ISSN 2465-2059. - ELETTRONICO. - (2015), pp. 1-15.
Matera. Una nuova frontiera? Prime riflessioni
Bisciglia Sergio
;
2015-01-01
Abstract
La nostra idea è che Matera e il suo territorio possano far bene all’area metropolitana barese, e viceversa, partecipando al processo istituzionale promosso dalla Legge Delrio come provincia limitrofa, ma, di fatto, ridisegnando una nuova vision territoriale che va ad approfondire i territori interni murgiani pugliesi oltre i confini regionali ma anche oltre la stessa Matera, per aprirsi a densità territoriali e gradienti di internità della regione collinare e appenninica lucana. Area metropolitana barese come ponte e Matera come porta verso le aree interne potrebbero costituire un fattore di differenziazione che mette in moto una geografia critica tra costa sovraffollata ma infrastrutturata ed entroterra disabitato ma ricco di risorse naturali e custode di patrimoni materiali e immateriali di biodiversità2 , cogliendo la sfida che sta lanciando Matera come Capitale europea della cultura 2019: non-solo-Sassi, ma anche parte di un sistema policentrico murgiano, insieme ad Altamura e Gravina; città tra due parchi interregionali, quello nazionale dell’alta Murgia e quello regionale della Murgia materana e delle chiese rupestri. Dall’altra parte, l’area metropolitana di Bari acquisirebbe i vantaggi di essere varco per l’accesso a Matera, il che consentirebbe, allo stesso tempo, di reinterpretare e valorizzare la complessità del suo “retro” murgiano, a volte percepito come territorio inutile [Salvemini 2006].I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.