La rivoluzione scientifica moderna ispirata ai principi galileiani, che introducono i metodi della ricerca attiva sperimentale, ha affermato il ruolo della tecnica e degli strumenti come parte integrante dell’investigazione e della dimostrazione degli assunti e ha avviato il filone della tecno-scienza che sancisce la relazione tra conoscenze scientifiche e applicazioni tecnologiche indirizzate al miglioramento della condizione umana.La complessità (nell’accezione che la post-modernità ha attribuito ai processi cognitivi, al mondo degli artefatti e ai sistemi di relazione) ha definito, poi, la non linearità degli effetti causali in termini di dinamica della conoscenza e della formalizzazione del progresso scientifico basato sulla valorizzazione sintetica dei fenomeni sociali e biologici. Le principali rivoluzioni industriali (dalla seconda alla quarta) rilevanti per la storia del design descrivono modalità di approccio culturale e metodi del progetto volti alla definizione della esperienza utente partendo dalla funzione d’uso. La tendenza attestata alla valorizzazione dell’esperienza in relazione alle sempre più complesse funzioni d’uso orienta, oggi, il progetto del prodotto verso l’autodeterminazione delle funzioni da parte dell’utente finale, sulla base del singolo bisogno o dell’aspettativa esperienziale. Il paper focalizza, così, la prospettiva di ricerca del design aperta dal post digitale, consistente nella definizione di nuove classi oggettuali basate sulla traduzione della complessità nelle modalità esperienziali da parte dell’utente finale, valorizzando sempre più i legami tanto più istintivi quanto più intenzionalmente progettati per l’affordances delle cose. Quest’ultimo aspetto, che sostiene lo sviluppo della creatività sempre più significativo nelle fasi d’uso, coinvolge una nuova fase della rappresentazione dell’individuo e del suo rapporto di relazione con gli artefatti che comprende gli oggetti di nuova utilità, progettati per lo sviluppo cognitivo e per il gioco.
The complexity of the product:between function and user experience - La complessità tra funzione ed esperienza d’uso del prodotto / Di Roma, Annalisa. - In: DIID. DISEGNO INDUSTRIALE INDUSTRIAL DESIGN. - ISSN 1594-8528. - ELETTRONICO. - XVI:64 : Design after Modernity(2018), pp. 142-148.
The complexity of the product:between function and user experience - La complessità tra funzione ed esperienza d’uso del prodotto
Annalisa Di Roma
2018-01-01
Abstract
La rivoluzione scientifica moderna ispirata ai principi galileiani, che introducono i metodi della ricerca attiva sperimentale, ha affermato il ruolo della tecnica e degli strumenti come parte integrante dell’investigazione e della dimostrazione degli assunti e ha avviato il filone della tecno-scienza che sancisce la relazione tra conoscenze scientifiche e applicazioni tecnologiche indirizzate al miglioramento della condizione umana.La complessità (nell’accezione che la post-modernità ha attribuito ai processi cognitivi, al mondo degli artefatti e ai sistemi di relazione) ha definito, poi, la non linearità degli effetti causali in termini di dinamica della conoscenza e della formalizzazione del progresso scientifico basato sulla valorizzazione sintetica dei fenomeni sociali e biologici. Le principali rivoluzioni industriali (dalla seconda alla quarta) rilevanti per la storia del design descrivono modalità di approccio culturale e metodi del progetto volti alla definizione della esperienza utente partendo dalla funzione d’uso. La tendenza attestata alla valorizzazione dell’esperienza in relazione alle sempre più complesse funzioni d’uso orienta, oggi, il progetto del prodotto verso l’autodeterminazione delle funzioni da parte dell’utente finale, sulla base del singolo bisogno o dell’aspettativa esperienziale. Il paper focalizza, così, la prospettiva di ricerca del design aperta dal post digitale, consistente nella definizione di nuove classi oggettuali basate sulla traduzione della complessità nelle modalità esperienziali da parte dell’utente finale, valorizzando sempre più i legami tanto più istintivi quanto più intenzionalmente progettati per l’affordances delle cose. Quest’ultimo aspetto, che sostiene lo sviluppo della creatività sempre più significativo nelle fasi d’uso, coinvolge una nuova fase della rappresentazione dell’individuo e del suo rapporto di relazione con gli artefatti che comprende gli oggetti di nuova utilità, progettati per lo sviluppo cognitivo e per il gioco.File | Dimensione | Formato | |
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