TECNICHE DI MODELLAZIONE TRIDIMENSIONALE APPLICATE ALL’ARCHEOLOGIA CON L’AUSILIO DEI MODELLI DI COLORE. La ricerca, impostata con la finalità di incrementare la documentazione delle indagini archeologiche, converge sulla possibilità di realizzare modelli sperimentali, di tipo tridimensionale, idonei a configurare adeguatamente i luoghi che sono sottoposti a scavi archeologici. La sperimentazione si basa sulla possibilità di realizzare modelli 3D elaborando i dati insiti nelle planimetrie bidimensionali e nelle ortofoto di un sito. Lo scopo è mettere a punto un protocollo da applicare ad un contesto archeologico per il quale, come base di dati, si dispone dei rilievi planimetrici, rappresentati con linee e quote altimetriche dei manufatti presenti sul terreno e delle ortofoto del sito. Elaborando questi dati si vuole ricavare un modello tridimensionale attraverso l’analisi del colore. La sperimentazione ha assunto come modello di studio una porzione affiorante del villaggio neolitico denominato “il Pulo”, ubicato nel territorio di Molfetta in provincia di Bari. Le informazioni disponibili inerenti al caso di studio, sono stati un’ortofoto ed una planimetria realizzata in Autocad. La planimetria, riportava dettagliatamente il contesto archeologico nel piano orizzontale (assi X-Y), mentre si aveva una scarsa informazione riferita al piano verticale (asse Z), con quote rilevate su alcuni elementi che componoevano l’ambito analizzato. La metodologia studiata consiste nell’analisi dei dati disponibili, realizzati per uno scopo differente e quindi poveri di alcune informazioni, per l’elaborazione del modello tridimensionale dell’elemento rappresentato in planimetria. La procedura è composta da vari step per il trattamento dell’immagine e per la fasatura dei parametri necessari per l’elaborazione di tutti i dati disponibili. L’elaborazione digitale dell’ortofoto, con l’analisi delle gradazioni di colore, permette di ricavare le quote altimetriche restituendo il modello 3D dell’elemento. La sperimentazione di questa metodologia operativa, applicata al modello archeologico, fornisce un risultato fortemente legato al trattamento dell’ortofoto, che rimane fondamentale per la successiva elaborazione dei dati planimetrici, di tipo puramente numerico.
Tecniche di modellazione tridimensionale applicate all’archeologia con l’ausilio dei modelli di colore / Mongiello, Giovanni; Di Fronzo, G.. - VIII A:(2012), pp. 177-182. (Intervento presentato al convegno VIII Conferenza del Colore tenutosi a Bologna - Italia nel 13 - 14 settembre 2012).
Tecniche di modellazione tridimensionale applicate all’archeologia con l’ausilio dei modelli di colore
MONGIELLO, Giovanni;
2012-01-01
Abstract
TECNICHE DI MODELLAZIONE TRIDIMENSIONALE APPLICATE ALL’ARCHEOLOGIA CON L’AUSILIO DEI MODELLI DI COLORE. La ricerca, impostata con la finalità di incrementare la documentazione delle indagini archeologiche, converge sulla possibilità di realizzare modelli sperimentali, di tipo tridimensionale, idonei a configurare adeguatamente i luoghi che sono sottoposti a scavi archeologici. La sperimentazione si basa sulla possibilità di realizzare modelli 3D elaborando i dati insiti nelle planimetrie bidimensionali e nelle ortofoto di un sito. Lo scopo è mettere a punto un protocollo da applicare ad un contesto archeologico per il quale, come base di dati, si dispone dei rilievi planimetrici, rappresentati con linee e quote altimetriche dei manufatti presenti sul terreno e delle ortofoto del sito. Elaborando questi dati si vuole ricavare un modello tridimensionale attraverso l’analisi del colore. La sperimentazione ha assunto come modello di studio una porzione affiorante del villaggio neolitico denominato “il Pulo”, ubicato nel territorio di Molfetta in provincia di Bari. Le informazioni disponibili inerenti al caso di studio, sono stati un’ortofoto ed una planimetria realizzata in Autocad. La planimetria, riportava dettagliatamente il contesto archeologico nel piano orizzontale (assi X-Y), mentre si aveva una scarsa informazione riferita al piano verticale (asse Z), con quote rilevate su alcuni elementi che componoevano l’ambito analizzato. La metodologia studiata consiste nell’analisi dei dati disponibili, realizzati per uno scopo differente e quindi poveri di alcune informazioni, per l’elaborazione del modello tridimensionale dell’elemento rappresentato in planimetria. La procedura è composta da vari step per il trattamento dell’immagine e per la fasatura dei parametri necessari per l’elaborazione di tutti i dati disponibili. L’elaborazione digitale dell’ortofoto, con l’analisi delle gradazioni di colore, permette di ricavare le quote altimetriche restituendo il modello 3D dell’elemento. La sperimentazione di questa metodologia operativa, applicata al modello archeologico, fornisce un risultato fortemente legato al trattamento dell’ortofoto, che rimane fondamentale per la successiva elaborazione dei dati planimetrici, di tipo puramente numerico.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.