Lo scritto ha l'obiettivo di introdurre ai temi del design per la luce secondo la metafora proposta da Gino Sarfatti secondo il quale "illuminare significa dar luce ovunque noi siamo". Secondo questa logica la lettura delle "lampade da tavolo", scelte dall’autore del libro, viene vista non come esigenza, pur lecita, di circoscrivere un campo di sperimentazione in termini funzionali e d’uso, ma come articolata metafora a vocazione umanistica, dell’interazione tra uomo-artefatto e uomo-ambiente, come esperienza sulla struttura degli oggetti. Il richiamo, a prima vista formalista, che l'autore pone sui processi figurativi di Kandisky, diventa anch'essa metafora di un teatro corporeo, condizione di una possibilità di esperienza sensibile capace di assorbire in modo critico la componente tecnologica. La condizione del movimento, o movimentazione come elemento specifico delle lampade in esame, non è apertura verso infinite possibilità d’uso, ma misurazione analitica, e al contempo etica, oltre che formale, di quali siano le giuste possibilità di un’esperienza d’uso.
Introduzione al design della luce / Carullo, Rossana (ARCHITECTURE DESIGN TECHNOLOGY). - In: Design della luce. Ricerche e sperimentazioni sulla lampada da tavolo / Vincenzo Paolo Bagnato. - STAMPA. - Roma : Aracne, 2018. - ISBN 978-88-255-2111-5. - pp. 10-11
Introduzione al design della luce.
Rossana Carullo
2018-01-01
Abstract
Lo scritto ha l'obiettivo di introdurre ai temi del design per la luce secondo la metafora proposta da Gino Sarfatti secondo il quale "illuminare significa dar luce ovunque noi siamo". Secondo questa logica la lettura delle "lampade da tavolo", scelte dall’autore del libro, viene vista non come esigenza, pur lecita, di circoscrivere un campo di sperimentazione in termini funzionali e d’uso, ma come articolata metafora a vocazione umanistica, dell’interazione tra uomo-artefatto e uomo-ambiente, come esperienza sulla struttura degli oggetti. Il richiamo, a prima vista formalista, che l'autore pone sui processi figurativi di Kandisky, diventa anch'essa metafora di un teatro corporeo, condizione di una possibilità di esperienza sensibile capace di assorbire in modo critico la componente tecnologica. La condizione del movimento, o movimentazione come elemento specifico delle lampade in esame, non è apertura verso infinite possibilità d’uso, ma misurazione analitica, e al contempo etica, oltre che formale, di quali siano le giuste possibilità di un’esperienza d’uso.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.