Green Schools per la Green Education. Un'esperienza di progetto partecipato

In recent years, the paradigms of environmental sustainability and circular economy have assumed a strategic role in international politics (European Commission: Towards a Circular Economy: A zero waste program for Europe [1]).education for sustainable development, in a long-term perspective, is essential for the achievement of a sustainable society and is therefore desirable at all levels of formal and non-formal education, as enshrined in the “Europe 2020” european strategy [2]. This work focused on the introduction of the principles of environmental sustainability in the teaching activities of a secondary school of first grade, integrating the latest pedagogical guidelines with the design of furniture, interior spaces and building interventions: the school itself assumes a demonstrative role or laboratory for Green Education. A cognitive survey was conducted on the skills and green behaviors of 102 students (13 years old) and 97 parents, at the “Michelangelo” first level secondary school, located in Bari. The analyzed sample demonstrates a good knowledge of environmental issues, although not fully aware of the underlying complexity, but this does not correspond to appropriate behavior. Following this survey, a proposal for a Green School for Green Education has been defined, which is based on a learning-by-doing approach, to encourage the learning of green oriented behaviors. The proposal was based on the observation that competences on sustainable development are best acquired through direct experience, with a process of personal growth oriented as much as possible towards inclusive learning, involvement and motivation. The proposal is articulated in the design of laboratory spaces and in particular a “Widespread Laboratory”, a “Concentrated Laboratory” and a “Virtual Laboratory”; moreover, the main interventions on the building organism, a green wall and a phytodepuration plant, were chosen for maximum visual usability and potential laboratory activities

Negli ultimi anni, i paradigmi della sostenibilità ambientale e dell’economia circolare hanno assunto un ruolo strategico nella politica internazionale (European Commission: Towards a Circular economy: a zero waste programme for europe [1]). L’educazione per lo sviluppo sostenibile, in una prospettiva a lungo termine, è essenziale per il raggiungimento di una società sostenibile ed è pertanto desiderabile a tutti i livelli di educazione formale e non-formale, come sancito dalla strategia europea “Europe 2020” [2].Questo lavoro si è focalizzato sull’introduzione dei principi di sostenibilità ambientale nelle attività didattiche di una scuola secondaria di primo grado, integrando i più recenti orientamenti pedagogici con la progettazione di arredi, spazi interni e interventi edili: l’edificio scolastico stesso assume un ruolo dimostrativo o laboratoriale in ausilio alla Green Education. È’ stata effettuata un’indagine conoscitiva su competenze e comportamenti “green” di 102 studenti delle classi terze e di 97 genitori, presso la scuola secondaria di primo grado “Michelangelo”, sita in Bari. Il campione analizzato dimostra una buona conoscenza delle tematiche ambientali, sebbene in modo non del tutto consapevole della sottesa complessità, ma a questo non corrispondono adeguati comportamenti. a seguito di questa indagine è stata definita una proposta di Green School for Green Education,che ha le basi nell’approccio learning-by-doing, per favorire l’apprendimento e l’applicazione di comportamenti green oriented. La proposta progettuale si è basata sulla constatazione che le competenze sullo sviluppo sostenibile sono meglio acquisite attraverso l’esperienza diretta, con un processo di crescita personale orientato il più possibile verso l’apprendimento inclusivo, il coinvolgimento e la motivazione. La proposta è articolata nella progettazione degli spazi laboratoriali e in particolare di un “Laboratorio Diffuso”, un “Laboratorio Concentrato” e un “Laboratorio Virtuale”; inoltre, i principali interventi sull’organismo edilizio, una parete verde e un impianto di fitodepurazione, sono stati scelti per la massima fruibilità visiva e per le potenzialità di svolgimento di attività laboratoriali