Evoluzione della città di Liegi

Lo studio si propone di indagare i caratteri dell’organismo urbano della città di Liegi nelle sue fasi evolutive, soffermandosi su quelle otto-novecentesche, signi cative al ne di spiegare l’apparente complessità morfologica dei tessuti urbani, causata da una serie di strutturazioni diacroniche differenti, spesso condizionate dalla particolare morfologia del ume Mosa. Avvalendosi del metodo analitico derivante dal pensiero di S. Muratori, G. Caniggia e G. Strappa, l’indagine presenta un’ipotesi ricostruttiva delle fasi di formazione del tessuto esterno alla città murata, no all’assetto contemporaneo, mostrandone le gerarchie relative che hanno mutato l’organicità della città storica. L’analisi tipologica dei nuovi sobborghi, nati nel XIX secolo, per il fenomeno di industrializzazione della città, mostra una dinamica atta a ridurre il sovraffollamento di alcune aree, spesso in prossimità di stabilimenti industriali collocati sul lungo ume o presso stazioni ferroviarie. La morfologia di tali quartieri, nati spontaneamente come realtà autonome rispetto al nucleo antico della città ed, in seguito, oggetto di intervento criticopiani cato, ne risulta fortemente condizionata dato che lo sviluppo iniziale, costituito da una strutturazione lineare del tipo lungo i percorsi, viene, nel tempo, integrato da percorrenze e tessuti che collegano quelli esistenti alle polarità urbane, produttive o di trasporto ferroviario. Tale studio analitico e tipologico del tessuto storico ottocentesco, eseguito su cinque quartieri periferici, oltre che ambire ad una conoscenza scienti ca della struttura formativa della città nordeuropea, mira a trasmettere una diversa sensibilità verso il patrimonio ereditato, soggiogato regolarmente da una forma di disinteresse collettivo che si traduce troppo spesso in pesanti ristrutturazioni del tessuto storico.