La tesi sostenuta nel presente caso studio analizza il processo di governance territoriale coordinato dal Contratto Istituzionale di Sviluppo (CIS) nella regione urbana di Taranto quale prodotto di un primo esito di un’Agenda 1Locale che dovrebbe innescare, secondo le intenzioni dei policy makers nazionali e locali, processi e forme di progettualità con rilevanti ricadute spaziali orientate verso la bonifica ambientale e la rigenerazione urbana di un’area urbana in crisi ambientale. Il campo di esistenza del case study Taranto vede la città dei due mari legata principalmente alla difficile integrazione 2tra salute e lavoro, tra ambiente e processi di riconversione industriale, tra livelli occupazionali e incremento del Prodotto Interno Lordo avendo davanti a se’ la scelta ineludibile di diventare, dopo quasi sessant’anni di gigantismo industriale, una città resiliente, sottratta a un destino subordinato alla monospecializzazione produttiva dell’acciaio. Il processo di industrializzazione, le vertenze ambientali, il disastro ecologico, l’inurbazione selvaggia e repentina si confrontano con l’assenza di adeguati strumenti di governo del territorio, al contempo l’elevato livello di antropizzazione del litorale del versante orientale, unitamente alla bonifica del Mar Piccolo e del quartiere Tamburi, 3ritraggono un modello di sviluppo capitalistico con “erosione” della città pubblica ed un’inefficienza della pianificazione cooperativa. La finalità e le prospettive del CIS per Taranto impongono obiettivi e visioni strategiche che mirano a rafforzare la cooperazione territoriale attraverso un confronto amministrativo con le specificità di un modello di programmazione ben definito e riferibile al monitoraggio fisico e procedurale dei finanziamenti strutturali all’interno dei quali le ricadute sulle politiche di valorizzazione e riqualificazione, sulle dinamiche e sugli esiti delle strategie di messa in valore appaiano ancora, a distanza di tre anni, abbastanza limitate, sebbene costituiscano le basi per rileggere e scomporre una negoziazione degli interessi locali nel pieno sviluppo delle dotazioni territoriali per il rilancio dello stesso territorio in crisi.

Un processo di pianificazione inter-istituzionale di sviluppo: il caso Taranto / Martinelli, N.; D’Onghia, V.; Milella, S.. - ELETTRONICO. - (2019), pp. 421-427. (Intervento presentato al convegno XXI Conferenza Nazionale SIU : confini, movimenti, luoghi : politiche e progetti per città e territori in transizione tenutosi a Firenze nel 6-8 giugno 2018).

Un processo di pianificazione inter-istituzionale di sviluppo: il caso Taranto

N. Martinelli
;
V. D’Onghia
;
S. Milella
2019-01-01

Abstract

La tesi sostenuta nel presente caso studio analizza il processo di governance territoriale coordinato dal Contratto Istituzionale di Sviluppo (CIS) nella regione urbana di Taranto quale prodotto di un primo esito di un’Agenda 1Locale che dovrebbe innescare, secondo le intenzioni dei policy makers nazionali e locali, processi e forme di progettualità con rilevanti ricadute spaziali orientate verso la bonifica ambientale e la rigenerazione urbana di un’area urbana in crisi ambientale. Il campo di esistenza del case study Taranto vede la città dei due mari legata principalmente alla difficile integrazione 2tra salute e lavoro, tra ambiente e processi di riconversione industriale, tra livelli occupazionali e incremento del Prodotto Interno Lordo avendo davanti a se’ la scelta ineludibile di diventare, dopo quasi sessant’anni di gigantismo industriale, una città resiliente, sottratta a un destino subordinato alla monospecializzazione produttiva dell’acciaio. Il processo di industrializzazione, le vertenze ambientali, il disastro ecologico, l’inurbazione selvaggia e repentina si confrontano con l’assenza di adeguati strumenti di governo del territorio, al contempo l’elevato livello di antropizzazione del litorale del versante orientale, unitamente alla bonifica del Mar Piccolo e del quartiere Tamburi, 3ritraggono un modello di sviluppo capitalistico con “erosione” della città pubblica ed un’inefficienza della pianificazione cooperativa. La finalità e le prospettive del CIS per Taranto impongono obiettivi e visioni strategiche che mirano a rafforzare la cooperazione territoriale attraverso un confronto amministrativo con le specificità di un modello di programmazione ben definito e riferibile al monitoraggio fisico e procedurale dei finanziamenti strutturali all’interno dei quali le ricadute sulle politiche di valorizzazione e riqualificazione, sulle dinamiche e sugli esiti delle strategie di messa in valore appaiano ancora, a distanza di tre anni, abbastanza limitate, sebbene costituiscano le basi per rileggere e scomporre una negoziazione degli interessi locali nel pieno sviluppo delle dotazioni territoriali per il rilancio dello stesso territorio in crisi.
2019
XXI Conferenza Nazionale SIU : confini, movimenti, luoghi : politiche e progetti per città e territori in transizione
978-88-99237-17-2
Un processo di pianificazione inter-istituzionale di sviluppo: il caso Taranto / Martinelli, N.; D’Onghia, V.; Milella, S.. - ELETTRONICO. - (2019), pp. 421-427. (Intervento presentato al convegno XXI Conferenza Nazionale SIU : confini, movimenti, luoghi : politiche e progetti per città e territori in transizione tenutosi a Firenze nel 6-8 giugno 2018).
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/11589/177028
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