Il contributo intende mostrare il lavoro di ricerca sul contesto storico, urbano e ambientale che si offriva allo sguardo di chi percorreva la via Traiana, nel tratto pugliese tra Herdonia ed Egnathia, in un arco cronologico compreso tra il Tardoantico e il Medioevo. La via Traiana, il cui tracciato per lunghi tratti oggi è andato perduto, è il pretesto per studiare un sistema di insediamenti di varia funzione, abitativi, produttivi, di difesa e di culto che, a seconda del luogo e del periodo di costruzione, risultano avere caratteristiche costruttive e tipologiche differenti. Queste testimonianze, situate nel territorio che si suppone essa attraversasse, sono di varia consistenza: dalla memoria scritta rintracciabile nelle fonti, al toponimo, al sito archeologico, all’organismo architettonico, dall’insediamento rurale a quello urbano. La conoscenza del luogo si è sviluppata mediante l’analisi puntuale dei siti e delle singole attestazioni architettoniche, attraverso i metodi del rilievo, della rappresentazione e dell’archeologia dell’architettura, con l’obiettivo di contribuire a colmare la carenza di indagini sull’architettura urbana e rurale lungo questa porzione di territorio, in una prospettiva di conservazione e valorizzazione del paesaggio storico. Il momento progettuale nell’ottica del restauro parte, come il momento conoscitivo, da uno sguardo sul paesaggio attuale, attento ai segni della storia, per interrogarsi sul valore delle preesistenze e sul senso ed i modi di pensare, per il futuro, un ritorno al passato. Spunti di riflessione su questi temi provengono dall’uso del video-documento. Tale strumento risulta, anche attraverso esperienze simili, un mezzo efficace di comunicazione e rappresentazione del luogo. Moderno, dinamico, intelligentemente “provocatorio”, in quanto morbido suscitatore di reazioni, il video fornisce un approccio colto e democratico ai contenuti, al messaggio e alla realizzazione della ricerca. L’aspetto innovativo del lavoro risiede nella ricomposizione dei diversi contesti, urbani ed ambientali, ancora poco studiati, attraverso l’impiego di un sistema informativo territoriale che permette di far dialogare in maniera dinamica, in senso spaziale e temporale, la quantità di dati eterogenei provenienti dai diversi contributi scientifici della ricerca. Il GIS consente un salto di scala temporale nel momento progettuale del restauro per un confronto immediato tra l’immagine attuale e l’immagine ricostruita del paesaggio antico. Ed infine lo strumento di rappresentazione video digitale affianca e si integra agli altri strumenti di conoscenza del luogo dando vita ad un meccanismo di arricchimento reciproco: i dati raccolti si allineano e si fondono con quelli della ripresa video, producendo “visioni”, sollecitando e provocando quella capacità d’immaginazione e partecipazione emotiva che prelude all’atto progettuale. Lo sviluppo di tale sistema è in questo modo orientato a consentire la comunicazione e lo scambio effettivo di conoscenza all’interno della comunità scientifica e a sperimentare strumenti innovativi di rappresentazione e comunicazione degli stessi. Il punto di partenza della ricerca risiede nella lettura complessiva del territorio in un sistema dove il singolo dato si inserisce in una rete di relazioni che è riduttivo definire “contesto”. Il territorio attuale, nella sua globalità è il principale documento su cui condurre la ricerca storica, ed ogni dato ne costituisce un tassello. Ciò vale a maggior ragione quando l’architetto si accinge ad intervenire sul territorio cercando di rendere leggibile la stratificazione delle tracce, ma soprattutto cercando di non tradire lo sguardo di chi quel territorio l’ha costruito, abitato, attraversato. Le premesse poste sembrano indispensabili perché l’ipotesi di un restauro del paesaggio non si traduca né in un congelamento dell’esistente, né in una evocazione idilliaca dei tempi andati.

Metodi integrati per lo studio del paesaggio tardo antico e basso medievale lungo un tratto della via Traiana. Percorso dinamico per un progetto di conoscenza / Castagnolo, Valentina; Maiorano, Anna Christiana; Franchini, Maria. - STAMPA. - (2011), pp. 481-493. (Intervento presentato al convegno IX International Forum Le Vie dei mercanti, Med Townscape and Heritage Knowledge Factory tenutosi a Aversa-Capri nel June 9-11, 2011).

Metodi integrati per lo studio del paesaggio tardo antico e basso medievale lungo un tratto della via Traiana. Percorso dinamico per un progetto di conoscenza

Valentina Castagnolo;Anna Christiana Maiorano;
2011-01-01

Abstract

Il contributo intende mostrare il lavoro di ricerca sul contesto storico, urbano e ambientale che si offriva allo sguardo di chi percorreva la via Traiana, nel tratto pugliese tra Herdonia ed Egnathia, in un arco cronologico compreso tra il Tardoantico e il Medioevo. La via Traiana, il cui tracciato per lunghi tratti oggi è andato perduto, è il pretesto per studiare un sistema di insediamenti di varia funzione, abitativi, produttivi, di difesa e di culto che, a seconda del luogo e del periodo di costruzione, risultano avere caratteristiche costruttive e tipologiche differenti. Queste testimonianze, situate nel territorio che si suppone essa attraversasse, sono di varia consistenza: dalla memoria scritta rintracciabile nelle fonti, al toponimo, al sito archeologico, all’organismo architettonico, dall’insediamento rurale a quello urbano. La conoscenza del luogo si è sviluppata mediante l’analisi puntuale dei siti e delle singole attestazioni architettoniche, attraverso i metodi del rilievo, della rappresentazione e dell’archeologia dell’architettura, con l’obiettivo di contribuire a colmare la carenza di indagini sull’architettura urbana e rurale lungo questa porzione di territorio, in una prospettiva di conservazione e valorizzazione del paesaggio storico. Il momento progettuale nell’ottica del restauro parte, come il momento conoscitivo, da uno sguardo sul paesaggio attuale, attento ai segni della storia, per interrogarsi sul valore delle preesistenze e sul senso ed i modi di pensare, per il futuro, un ritorno al passato. Spunti di riflessione su questi temi provengono dall’uso del video-documento. Tale strumento risulta, anche attraverso esperienze simili, un mezzo efficace di comunicazione e rappresentazione del luogo. Moderno, dinamico, intelligentemente “provocatorio”, in quanto morbido suscitatore di reazioni, il video fornisce un approccio colto e democratico ai contenuti, al messaggio e alla realizzazione della ricerca. L’aspetto innovativo del lavoro risiede nella ricomposizione dei diversi contesti, urbani ed ambientali, ancora poco studiati, attraverso l’impiego di un sistema informativo territoriale che permette di far dialogare in maniera dinamica, in senso spaziale e temporale, la quantità di dati eterogenei provenienti dai diversi contributi scientifici della ricerca. Il GIS consente un salto di scala temporale nel momento progettuale del restauro per un confronto immediato tra l’immagine attuale e l’immagine ricostruita del paesaggio antico. Ed infine lo strumento di rappresentazione video digitale affianca e si integra agli altri strumenti di conoscenza del luogo dando vita ad un meccanismo di arricchimento reciproco: i dati raccolti si allineano e si fondono con quelli della ripresa video, producendo “visioni”, sollecitando e provocando quella capacità d’immaginazione e partecipazione emotiva che prelude all’atto progettuale. Lo sviluppo di tale sistema è in questo modo orientato a consentire la comunicazione e lo scambio effettivo di conoscenza all’interno della comunità scientifica e a sperimentare strumenti innovativi di rappresentazione e comunicazione degli stessi. Il punto di partenza della ricerca risiede nella lettura complessiva del territorio in un sistema dove il singolo dato si inserisce in una rete di relazioni che è riduttivo definire “contesto”. Il territorio attuale, nella sua globalità è il principale documento su cui condurre la ricerca storica, ed ogni dato ne costituisce un tassello. Ciò vale a maggior ragione quando l’architetto si accinge ad intervenire sul territorio cercando di rendere leggibile la stratificazione delle tracce, ma soprattutto cercando di non tradire lo sguardo di chi quel territorio l’ha costruito, abitato, attraversato. Le premesse poste sembrano indispensabili perché l’ipotesi di un restauro del paesaggio non si traduca né in un congelamento dell’esistente, né in una evocazione idilliaca dei tempi andati.
2011
IX International Forum Le Vie dei mercanti, Med Townscape and Heritage Knowledge Factory
978-88-89579-40-4
Metodi integrati per lo studio del paesaggio tardo antico e basso medievale lungo un tratto della via Traiana. Percorso dinamico per un progetto di conoscenza / Castagnolo, Valentina; Maiorano, Anna Christiana; Franchini, Maria. - STAMPA. - (2011), pp. 481-493. (Intervento presentato al convegno IX International Forum Le Vie dei mercanti, Med Townscape and Heritage Knowledge Factory tenutosi a Aversa-Capri nel June 9-11, 2011).
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