L’architettura di Peter Zumthor è densa di aspetti di natura dialogica che non si limitano alla ricerca di un rapporto tra storia e progetto ma si estendono fino ad indagare e reinterpretare il contesto culturale e la tradizione costruttiva del luogo, del paesaggio e della natura, stabilendo nuovi rapporti di grande complessità. L’approccio con il luogo di Zumthor, ben lontano dalla sterile logica della rievocazione storica, si sostanzia in un atto critico di interpretazione/rappresentazione che parte da un processo di natura soggettiva e si concretizza in plurali configurazioni dialogicamente oggettive. “Quando sono intento a progettare, mi lascio guidare da immagini atmosfere del ricordo che posso mettere in relazione con l’architettura che vado cercando (...). Le immagini che mi vengono alla mente derivano per la maggior parte da esperienze soggettive (...). Dopo un certo tempo l’oggetto progettato assume nell’immaginazione proprietà specifiche appartenenti alle immagini evocate” (Zumthor, 2004). Per Zumthor, l’antico è una traccia da proteggere e disvelare e la sua estetica è ricondotta alla sua qualità formale nel rapporto con il significato che essa ha rispetto all’architettura e al territorio a cui storicamente appartiene.

The role of the ancient in the work of Peter Zumthor

Bagnato, Vincenzo Paolo
2016-01-01

Abstract

L’architettura di Peter Zumthor è densa di aspetti di natura dialogica che non si limitano alla ricerca di un rapporto tra storia e progetto ma si estendono fino ad indagare e reinterpretare il contesto culturale e la tradizione costruttiva del luogo, del paesaggio e della natura, stabilendo nuovi rapporti di grande complessità. L’approccio con il luogo di Zumthor, ben lontano dalla sterile logica della rievocazione storica, si sostanzia in un atto critico di interpretazione/rappresentazione che parte da un processo di natura soggettiva e si concretizza in plurali configurazioni dialogicamente oggettive. “Quando sono intento a progettare, mi lascio guidare da immagini atmosfere del ricordo che posso mettere in relazione con l’architettura che vado cercando (...). Le immagini che mi vengono alla mente derivano per la maggior parte da esperienze soggettive (...). Dopo un certo tempo l’oggetto progettato assume nell’immaginazione proprietà specifiche appartenenti alle immagini evocate” (Zumthor, 2004). Per Zumthor, l’antico è una traccia da proteggere e disvelare e la sua estetica è ricondotta alla sua qualità formale nel rapporto con il significato che essa ha rispetto all’architettura e al territorio a cui storicamente appartiene.
2016
Arquitectonics: Innovative and interdisciplinary research by design, education, architecture and social planning participation
978-84-617-6829-5
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/11589/193155
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