The paper intends to document how craft practices, through contemporary design, can involve a wider system of relationships in which, the innovation of meaning reactivates the surviving cultural fragments of popular civilizations, contaminating them with the languages of modernity. Respecting the cultural derivations of these traditions that are still connoted today as historical and social determinations of space and time, documenting in this sense the multiple and molecular character – to quote Ezio Manzini (2018, p. 42) – of the communities.It is therefore the folklore and craftsmanship in this different perspective that are identified as strategic elements for design, to the extent that particles of knowledge that need to be continually re-designed accumulate in it.
Il contributo intende documentare come le pratiche artigianali, attraverso il design contemporaneo, possano arrivare a coinvolgere un più vasto sistema di relazioni nelle quali, l’innovazione di senso riattivi i superstiti frammenti culturali delle civiltà popolari, contaminandoli con i linguaggi della modernità senza tradirli-tradurli ma, piuttosto, rispettando le derivazioni culturali di queste tradizioni che si connotano ancora oggi, come determinazioni storiche e sociali di spazio e tempo, documentando in questo senso il carattere molteplice e molecolare – per dirla con Ezio Manzini delle comunità. Guardare all’artigianato entro il più vasto contesto concettuale del folclore permette di attivare una diversa prospettiva capace di individuare elementi strategici per il design, nella misura in cui in esso si accumulano frazioni di sapere che richiedono di essere continuamente ri-progettate. É Antonio Gramsci che in Osservazioni sul Folclore, sposta l’attenzione sulle funzioni stratificate, ambivalenti, contradditorie che esso può svolgere nel restituire forme di rappresentazione altrettanto legittime, a quegli strati sociali che non trovano rappresentazione di sé nelle concezioni del mondo «ufficiali». Il pittoresco lascia il posto a una complessa rete di relazioni contestuali che gli studi sul folclore hanno il compito di rendere diversamente evidenti. Si tratta di una rottura epistemologica fondamentale, necessaria per guardare alle abitudini popolari come sostrato critico della concezione del mondo e della vita che si presenta come: “[…] molteplice – non solo nel senso di diverso, e giustapposto, ma anche nel senso di stratificato dal più grossolano al meno grossolano – se addirittura non deve parlarsi di un agglomerato indigesto di frammenti di tutte le concezioni del mondo e della vita che si sono succedute nella storia, della maggior parte delle quali, anzi, solo nel folclore si trovano i superstiti documenti mutili e contaminati”. (A. Gramsci).
Folclore e delitto : il design tra artigianato, usanze e ritualità nelle stratificazioni delle culture folcloriche nel mezzogiorno d’Italia / Carullo, Rossana; Labalestra, Antonio. - In: MD JOURNAL. - ISSN 2531-9477. - ELETTRONICO. - 7:1(2019), pp. 22-35.
Folclore e delitto : il design tra artigianato, usanze e ritualità nelle stratificazioni delle culture folcloriche nel mezzogiorno d’Italia.
Rossana Carullo;Antonio Labalestra
2019-01-01
Abstract
The paper intends to document how craft practices, through contemporary design, can involve a wider system of relationships in which, the innovation of meaning reactivates the surviving cultural fragments of popular civilizations, contaminating them with the languages of modernity. Respecting the cultural derivations of these traditions that are still connoted today as historical and social determinations of space and time, documenting in this sense the multiple and molecular character – to quote Ezio Manzini (2018, p. 42) – of the communities.It is therefore the folklore and craftsmanship in this different perspective that are identified as strategic elements for design, to the extent that particles of knowledge that need to be continually re-designed accumulate in it.File | Dimensione | Formato | |
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