La città è il luogo delle contraddizioni e allo stesso tempo il luogo in cui risolvere tali contraddizioni. Le politiche messe in campo per affrontare i tanti problemi della città e i temi sui quali verte la discussione sono spesso assunti come aspetti separati e non in maniera congiunta; in particolare le implicazioni fisiche e spaziali sono affrontate in modo semplicistico e riduttivo invece che come dato | elemento | argomento da cui partire. Il tema della riduzione del consumo di suolo, affermato ovunque, la discussione sui nuovi standard urbanistici, da un lato e i ragionamenti per una città sicura, accogliente, sostenibile, dall’altro si muovono su traiettorie separate. È da chiedersi in che modo si può ottenere una riduzione del consumo di suolo, una città sicura e sostenibile con nuovi standard urbanistici e come tutti questi aspetti contribuiscono a costruire una città di qualità, a realizzare qualità urbane. Le riflessioni e le esperienze sul progetto di suolo sono state abbandonate troppo presto, anche per paura di una possibile preminenza del progetto sul piano. Il progetto di suolo da un lato recupera gli spazi aperti come elemento strutturante ma era | è anche una visione spaziale e formale della città. Il progetto di suolo era un progetto di città, con una chiara definizione dei caratteri spaziali di tale città. Tante indicazioni di politiche urbanistiche per la riqualificazione urbana, tante descrizioni di requisiti e prestazioni per la qualità urbana, alcune leggi regionali per la bellezza ma servono anche gli strumenti adatti, gli arnesi per realizzare qualità urbana. Le politiche danno i loro risultati quando vi sono buoni strumenti strategici ma anche strumenti progettuali, regole per una buona progettazione: strumenti e regole che consentono di fornire materiali urbani che hanno già incorporate qualità e caratteri spaziali e relazionali. Per far ciò occorre una visione condivisa dei materiali urbani e della forma urbana: la costruzione di una città compatta, il ricorso all’isolato come elemento primario, gli allineamenti ecc. Riprogettare la strada come cornice per le attività di pedoni e come luogo per una varietà di tipologie edilizie. Ridistribuire convenientemente le case ai bordi delle strade vuol dire ridare loro un aspetto umano, fare della strada un luogo di incontro, sicuro e accogliente.

Riprendere il progetto di suolo / Rignanese, Leonardo. - ELETTRONICO. - (2020), pp. 2009-2019. (Intervento presentato al convegno XXII Conferenza Nazionale SIU, Società italiana degli Urbanisti tenutosi a Matera; Bari nel 5-7 giugno 2019).

Riprendere il progetto di suolo

Leonardo Rignanese
2020-01-01

Abstract

La città è il luogo delle contraddizioni e allo stesso tempo il luogo in cui risolvere tali contraddizioni. Le politiche messe in campo per affrontare i tanti problemi della città e i temi sui quali verte la discussione sono spesso assunti come aspetti separati e non in maniera congiunta; in particolare le implicazioni fisiche e spaziali sono affrontate in modo semplicistico e riduttivo invece che come dato | elemento | argomento da cui partire. Il tema della riduzione del consumo di suolo, affermato ovunque, la discussione sui nuovi standard urbanistici, da un lato e i ragionamenti per una città sicura, accogliente, sostenibile, dall’altro si muovono su traiettorie separate. È da chiedersi in che modo si può ottenere una riduzione del consumo di suolo, una città sicura e sostenibile con nuovi standard urbanistici e come tutti questi aspetti contribuiscono a costruire una città di qualità, a realizzare qualità urbane. Le riflessioni e le esperienze sul progetto di suolo sono state abbandonate troppo presto, anche per paura di una possibile preminenza del progetto sul piano. Il progetto di suolo da un lato recupera gli spazi aperti come elemento strutturante ma era | è anche una visione spaziale e formale della città. Il progetto di suolo era un progetto di città, con una chiara definizione dei caratteri spaziali di tale città. Tante indicazioni di politiche urbanistiche per la riqualificazione urbana, tante descrizioni di requisiti e prestazioni per la qualità urbana, alcune leggi regionali per la bellezza ma servono anche gli strumenti adatti, gli arnesi per realizzare qualità urbana. Le politiche danno i loro risultati quando vi sono buoni strumenti strategici ma anche strumenti progettuali, regole per una buona progettazione: strumenti e regole che consentono di fornire materiali urbani che hanno già incorporate qualità e caratteri spaziali e relazionali. Per far ciò occorre una visione condivisa dei materiali urbani e della forma urbana: la costruzione di una città compatta, il ricorso all’isolato come elemento primario, gli allineamenti ecc. Riprogettare la strada come cornice per le attività di pedoni e come luogo per una varietà di tipologie edilizie. Ridistribuire convenientemente le case ai bordi delle strade vuol dire ridare loro un aspetto umano, fare della strada un luogo di incontro, sicuro e accogliente.
2020
XXII Conferenza Nazionale SIU, Società italiana degli Urbanisti
9788899237219
Riprendere il progetto di suolo / Rignanese, Leonardo. - ELETTRONICO. - (2020), pp. 2009-2019. (Intervento presentato al convegno XXII Conferenza Nazionale SIU, Società italiana degli Urbanisti tenutosi a Matera; Bari nel 5-7 giugno 2019).
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/11589/201731
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