La crescita delle disuguaglianze sociali e spaziali rappresenta uno degli aspetti più rilevanti della “nuova questione urbana”. Le politiche urbanistiche ne sono state responsabili in misura non trascurabile. Esse avrebbero dovuto e potuto contrastarle più efficacemente. Nei frames condivisi e nelle pratiche ordinarie degli urbanisti sono divenuti sempre più inconsueti e sfocati sia i principi di giustizia sociale ed equità urbana che avevano profondamente ispirato dal secondo dopoguerra agli anni settanta del Novecento la disciplina anche in Italia, sia l’impegno di parte, a difesa di minoranze deprivate per “...rendere la vita nelle città più bella, stimolante e creativa, e più giusta”. L'articolo riflette sui processi, le politiche e le routine cognitive e operative che hanno portato all’aumento delle disuguaglianze socio-spaziali negli ultimi decenni. Quindi, evidenzia i limiti, i rischi e gli effetti perversi delle politiche e dei piani territoriali orientati alla sostenibilità ambientale o all'innovazione sociale, quando osservati attraverso le lenti della riduzione delle disuguaglianze socio-spaziali. Per invertire questa tendenza, non sono sufficienti le misure volte a integrare questa dimensione nelle pratiche correnti. È essenziale essere disposti a riconoscere e valutare criticamente i limiti, i fallimenti e le illusioni non solo delle esperienze passate ma anche di alcuni approcci emergenti nei piani e nelle politiche urbane. Soprattutto, è necessario che le questioni di giustizia tornino al centro dell’azione urbanistica, mettendo in luce le trappole dell'impossibilità che dominano il discorso pubblico e impegnandosi a immaginare la possibilità di futuri radicalmente diversi.
Realizzare città più giuste: nuove sfide per l'urbanistica = Creating More ‘Just Cities’: New Challenges for Urban Planning / Barbanente, Angela. - In: URBANISTICA. - ISSN 0042-1022. - STAMPA. - LXX:162 (luglio-dicembre 2018)(2019), pp. 21-27.
Realizzare città più giuste: nuove sfide per l'urbanistica = Creating More ‘Just Cities’: New Challenges for Urban Planning
Barbanente, Angela
2019-01-01
Abstract
La crescita delle disuguaglianze sociali e spaziali rappresenta uno degli aspetti più rilevanti della “nuova questione urbana”. Le politiche urbanistiche ne sono state responsabili in misura non trascurabile. Esse avrebbero dovuto e potuto contrastarle più efficacemente. Nei frames condivisi e nelle pratiche ordinarie degli urbanisti sono divenuti sempre più inconsueti e sfocati sia i principi di giustizia sociale ed equità urbana che avevano profondamente ispirato dal secondo dopoguerra agli anni settanta del Novecento la disciplina anche in Italia, sia l’impegno di parte, a difesa di minoranze deprivate per “...rendere la vita nelle città più bella, stimolante e creativa, e più giusta”. L'articolo riflette sui processi, le politiche e le routine cognitive e operative che hanno portato all’aumento delle disuguaglianze socio-spaziali negli ultimi decenni. Quindi, evidenzia i limiti, i rischi e gli effetti perversi delle politiche e dei piani territoriali orientati alla sostenibilità ambientale o all'innovazione sociale, quando osservati attraverso le lenti della riduzione delle disuguaglianze socio-spaziali. Per invertire questa tendenza, non sono sufficienti le misure volte a integrare questa dimensione nelle pratiche correnti. È essenziale essere disposti a riconoscere e valutare criticamente i limiti, i fallimenti e le illusioni non solo delle esperienze passate ma anche di alcuni approcci emergenti nei piani e nelle politiche urbane. Soprattutto, è necessario che le questioni di giustizia tornino al centro dell’azione urbanistica, mettendo in luce le trappole dell'impossibilità che dominano il discorso pubblico e impegnandosi a immaginare la possibilità di futuri radicalmente diversi.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.