Autenticità, identità, sicurezza. Forma e caratteri della ricostruzione di Pescara del Tronto

La sequenza di eventi sismici che dal 2016ha investito alcune regioni appenniniche italiane, ha reso evidente l’alto livello di rischio del nostro paese ed al tempo stesso, ha suscitato una forte domanda di sicurezza da parte di quelle comunità chemanifestano un disagio crescente nei confronti del pericolo, dell’emergenza, della ricostruzione, cioèdi quelle condizioniche mettono in crisi la “normalità”. La bellezza delle città collinari è nella autenticità e singolarità delle loro forme distintive, della identità e permanenza del paesaggio di cui fanno parte, frutto della loro relazione con le forme fisiche del territorio e di una tradizione costruttiva ed abitativa in grado di rappresentare l’identità dei luoghi. Le comunità si riconoscono anche nella permanenza dei segni del territorio, dei principi insediativi e abitativi, delle forme urbane e dei loro caratteri cherappresentano l’autenticità dei luoghi, esito di una tradizione. La scelta di “ricostruire dove era”, rinnova questa tradizione, ricostruendo la continuità fisica dei luoghi per consentirealle popolazioni colpite di rimanere a vivere nei luoghi di origine, per ricostruire gli aspetti immateriali della realtà a partire dal radicamento fisico e culturale al proprio territorio. Il paper affrontail tema della sicurezza assieme a quello di identità ed autenticità, focalizzando l’attenzione sulla individuazione e la sperimentazione progettuale di un metodo per la ricostruzione che compendi questioni strutturali e questioni formali secondo un approccio multidisciplinare e interscalare tra architettura, città e paesaggio perristabilire una forte relazione tra città eforme della terra