La mostra all’Accademia di San Luca («Collecting Matta-Clark. La raccolta Berg. Opere, documenti, ephemera») si connota per un duplice registro: quello dei materiali eterogenei dell’artista americano, tra i più interessanti della generazione degli anni ‘70, e quello della ricostruzione del suo lavoro perseguita da Harold Berg. Dalla performance aerea di «Tree Dance» a una performance intima come «Hair Play» (fotografata da Carol Goodden); da film come «Gordon Matta-Clark at Documenta 1977» e «Office Baroque» sino alle tracce dell’intervento «Circus - Caribbean Orange», i lacerti poetici di Matta-Clark condensano nella mostra l’utopia di un’intera stagione che ha rivoluzionato il linguaggio artistico, portandolo fuori dagli ateliers per fondersi con il corpo della città contemporanea, attraversando e integrando discipline e materiali, dalla scultura all’architettura, dall’archeologia alla costruzione, dalla sociologia urbana agli happenings, dal disegno, alla fotografia, e al cinema.
Dissezioni, asportazioni, attraversamenti: gli "spazi d'invenzione" di Gordon Matta-Clark / Pietropaolo, Lorenzo. - In: ARTE E CRITICA. - ISSN 1591-2949. - STAMPA. - 93:(2019), pp. 90-92.
Dissezioni, asportazioni, attraversamenti: gli "spazi d'invenzione" di Gordon Matta-Clark
Lorenzo Pietropaolo
2019-01-01
Abstract
La mostra all’Accademia di San Luca («Collecting Matta-Clark. La raccolta Berg. Opere, documenti, ephemera») si connota per un duplice registro: quello dei materiali eterogenei dell’artista americano, tra i più interessanti della generazione degli anni ‘70, e quello della ricostruzione del suo lavoro perseguita da Harold Berg. Dalla performance aerea di «Tree Dance» a una performance intima come «Hair Play» (fotografata da Carol Goodden); da film come «Gordon Matta-Clark at Documenta 1977» e «Office Baroque» sino alle tracce dell’intervento «Circus - Caribbean Orange», i lacerti poetici di Matta-Clark condensano nella mostra l’utopia di un’intera stagione che ha rivoluzionato il linguaggio artistico, portandolo fuori dagli ateliers per fondersi con il corpo della città contemporanea, attraversando e integrando discipline e materiali, dalla scultura all’architettura, dall’archeologia alla costruzione, dalla sociologia urbana agli happenings, dal disegno, alla fotografia, e al cinema.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.