Condurre una riflessione sulla insicurezza urbana non può prescindere dalla varietà di forme e manifestazioni che questa può assumere o ha assunto, associate in maniera significativa a modalità di rapporti socio-spaziali da differenti filoni teorici e scuole. Né può prescindere dal fatto che l’insicurezza, il pericolo o il rischio non sono fatti oggettivi ma socialmente e politicamente costruiti, che risentono di variabili psicologiche in quanto rilevati sulla base di percezioni a loro volta sensibili però alla variabilità di situazioni sociali e storiche, locali e di più ampia scala; quindi anche delle grandi trasformazioni socio-economiche e culturali relative alla tendenziale crescita delle disuguaglianze e della polarizzazione sociale urbana con tutto ciò che comporta al livello del significato e della riorganizzazione dello spazio delle città. D’altronde la sicurezza si comporta in molti casi come un diritto differenziale e non universale, come prodotto di forme di potere: la sicurezza di alcuni può significare l’insicurezza di altri.
Il ritorno delle classi pericolose urbane. Strategie e pratiche securitarie / Bisciglia, Sergio (TRIA URBAN STUDIES). - In: Spazi urbani sicuri : strategie e azioni per un approccio integrato alla qualità insediativa = Safe urban space : Strategies and actions for an integrated approach to settlement quality / [a cura di] Francesca Coppola, Michele Grimaldi, Isidoro Fasolino. - ELETTRONICO. - Napoli : Federico II University Press, 2021. - ISBN 978-88-6887-105-5. - pp. 67-87 [10.6093/978-88-6887-105-5]
Il ritorno delle classi pericolose urbane. Strategie e pratiche securitarie
Bisciglia Sergio
2021-01-01
Abstract
Condurre una riflessione sulla insicurezza urbana non può prescindere dalla varietà di forme e manifestazioni che questa può assumere o ha assunto, associate in maniera significativa a modalità di rapporti socio-spaziali da differenti filoni teorici e scuole. Né può prescindere dal fatto che l’insicurezza, il pericolo o il rischio non sono fatti oggettivi ma socialmente e politicamente costruiti, che risentono di variabili psicologiche in quanto rilevati sulla base di percezioni a loro volta sensibili però alla variabilità di situazioni sociali e storiche, locali e di più ampia scala; quindi anche delle grandi trasformazioni socio-economiche e culturali relative alla tendenziale crescita delle disuguaglianze e della polarizzazione sociale urbana con tutto ciò che comporta al livello del significato e della riorganizzazione dello spazio delle città. D’altronde la sicurezza si comporta in molti casi come un diritto differenziale e non universale, come prodotto di forme di potere: la sicurezza di alcuni può significare l’insicurezza di altri.File | Dimensione | Formato | |
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