Il restauro di alcuni dipinti della chiesa parrocchiale di Scorzè avvenuto nel 2004 è stata l’occasione per far uscire dall’anonimato storico-critico Antonio Beni (1866-1941) e ha consentito di conoscere l’artista nella sua complessa personalità ed attività artistica, che comprende numerose opere, eseguite in varie pratiche artistiche, dalle pitture murali in tecnica mista e ad affresco ai dipinti da cavalletto in tela e tavola, ma soprattutto distinguendosi nei disegni sia di figura sia di architettura, per i quali aveva dimostrato una profonda predilezione nell’esecuzione. Numerosissime sono le opere da lui eseguite nel territorio veneto tra la fine dell’800 e nel primo 900. Era stato fra gli artisti che avevano partecipato alla ricostruzione delle chiese danneggiate durante la Prima guerra. Questo volume è la testimonianza della mostra allestita a Scorzè, dove il Beni ha operato ed è sepolto, ed integra gli studi precedenti con la presentazione di nuove opere - tutte provenienti da collezioni private - tra disegni e dipinti, oltre ad importanti documenti e ad un aggiornamento bibliografico, costruendo così un catalogo ancora più completo dell’artista. Gabriella Delfini Filippi
Disincagliare Mnemosine: alcune note sull'opera di Antonio Beni e la cognizione della storia / Labalestra, Antonio - In: Antonio Beni. 1866-1941 pittore architetto / [a cura di] Burbello, F.. - STAMPA. - Zero Branco : Grafica 6 di Pizziolo e C. sas, 2013. - ISBN 9788898181001. - pp. 21-25
Disincagliare Mnemosine: alcune note sull'opera di Antonio Beni e la cognizione della storia.
Antonio Labalestra
2013-01-01
Abstract
Il restauro di alcuni dipinti della chiesa parrocchiale di Scorzè avvenuto nel 2004 è stata l’occasione per far uscire dall’anonimato storico-critico Antonio Beni (1866-1941) e ha consentito di conoscere l’artista nella sua complessa personalità ed attività artistica, che comprende numerose opere, eseguite in varie pratiche artistiche, dalle pitture murali in tecnica mista e ad affresco ai dipinti da cavalletto in tela e tavola, ma soprattutto distinguendosi nei disegni sia di figura sia di architettura, per i quali aveva dimostrato una profonda predilezione nell’esecuzione. Numerosissime sono le opere da lui eseguite nel territorio veneto tra la fine dell’800 e nel primo 900. Era stato fra gli artisti che avevano partecipato alla ricostruzione delle chiese danneggiate durante la Prima guerra. Questo volume è la testimonianza della mostra allestita a Scorzè, dove il Beni ha operato ed è sepolto, ed integra gli studi precedenti con la presentazione di nuove opere - tutte provenienti da collezioni private - tra disegni e dipinti, oltre ad importanti documenti e ad un aggiornamento bibliografico, costruendo così un catalogo ancora più completo dell’artista. Gabriella Delfini FilippiI documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.