In questo libro sono raccolti i progetti che ho fatto affrontando il tema della casa. Questi progetti sono stati per me l’occasione per riflettere su due questioni importanti del progetto di architettura: il rapporto tra l’idea e il tipo, e il rapporto tra il carattere e le forme della costruzione. Quanto più profonda la relazione tra l’idea dell’edificio e il rapporto tra le parti stabilito attraverso il tipo, tanto più felice è, secondo me, il progetto. Il tipo, in questo procedimento, non si pone però come “a priori” da assumere all’inizio del progetto, deducendolo dall'esperienza della storia; piuttosto il tipo è un’aspirazione della forma, l’obiettivo che guida la ricerca sulla forma. In questi progetti ho provato a confrontarmi con il senso dello spazio domestico contemporaneo ricercandone le forme rappresentative con una tensione alla generalità. Dopo aver definito la struttura tipologica della casa, in questi progetti ho cercato di rappresentare i caratteri delle parti attraverso l’espressività delle forme costruttive. La costruzione è, secondo me, il modo attraverso cui rendere manifesti i caratteri delle parti. Bisogna stabilire una corrispondenza tra i caratteri delle forme costruttive e i caratteri delle parti di cui le case si compongono. Per me non esiste gerarchia di valore tra “costruzione massiva” e “costruzione leggera”. Tra l’esternità dello spazio scandito dalle colonne e l’internità dello spazio delimitato dal muro esistono soltanto differenze. Perciò in questi progetti, secondo l’idea di casa e riferendomi al carattere delle sue parti, ho adottato forme costruttive stereotomiche o tettoniche, ho usato il “muro” e la “colonna”, ho costruito muri di pietra e travi “vierendeel” in calcestruzzo armato.
Forme di Case / Moccia, Carlo. - STAMPA. - 13:(2012).
Forme di Case
Carlo Moccia
2012-01-01
Abstract
In questo libro sono raccolti i progetti che ho fatto affrontando il tema della casa. Questi progetti sono stati per me l’occasione per riflettere su due questioni importanti del progetto di architettura: il rapporto tra l’idea e il tipo, e il rapporto tra il carattere e le forme della costruzione. Quanto più profonda la relazione tra l’idea dell’edificio e il rapporto tra le parti stabilito attraverso il tipo, tanto più felice è, secondo me, il progetto. Il tipo, in questo procedimento, non si pone però come “a priori” da assumere all’inizio del progetto, deducendolo dall'esperienza della storia; piuttosto il tipo è un’aspirazione della forma, l’obiettivo che guida la ricerca sulla forma. In questi progetti ho provato a confrontarmi con il senso dello spazio domestico contemporaneo ricercandone le forme rappresentative con una tensione alla generalità. Dopo aver definito la struttura tipologica della casa, in questi progetti ho cercato di rappresentare i caratteri delle parti attraverso l’espressività delle forme costruttive. La costruzione è, secondo me, il modo attraverso cui rendere manifesti i caratteri delle parti. Bisogna stabilire una corrispondenza tra i caratteri delle forme costruttive e i caratteri delle parti di cui le case si compongono. Per me non esiste gerarchia di valore tra “costruzione massiva” e “costruzione leggera”. Tra l’esternità dello spazio scandito dalle colonne e l’internità dello spazio delimitato dal muro esistono soltanto differenze. Perciò in questi progetti, secondo l’idea di casa e riferendomi al carattere delle sue parti, ho adottato forme costruttive stereotomiche o tettoniche, ho usato il “muro” e la “colonna”, ho costruito muri di pietra e travi “vierendeel” in calcestruzzo armato.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.