Il saggio indaga il particolarissimo linguaggio architettonico delle costruzioni in pietra a secco, utilizzato in Puglia, ed esternato soprattutto da contadini e pastori, che ha contribuito a conformare e caratterizzare molti degli ambiti territoriali. Si analizza il repertorio architettonico diffuso dal Gargano al Salento con lo scopo di recensire i manufatti realizzati a supporto dell’agricoltura e della pastorizia per tipologia. Tali manufatti, spesso inconsueti, evidenziano una diversa maniera di concepire le varie strutture edilizie realizzate per migliorare la produzione agricola. Il repertorio di manufatti, prevalentemente di tipo rurale, realizzati tramite i bagagli esperienziali degli addetti all’agricoltura e alla pastorizia, con parametri che consideravano, prioritariamente, le necessità impellenti dell’abitare e dell’ausilio al lavoro. Oltre le strutture con copertura a cono dei trulli si illustrano gli jazzi, i paralupi, i mungituri, le pagliare, le specchie ed alcune costruzioni che nella loro unicità rappresentano esempi notevoli di questa metodologia costruttiva.
Peculiarità delle costruzioni in pietra a secco / Mongiello, Giovanni. - STAMPA. - (2012). [10.4475/690]
Peculiarità delle costruzioni in pietra a secco
Giovanni Mongiello
2012-01-01
Abstract
Il saggio indaga il particolarissimo linguaggio architettonico delle costruzioni in pietra a secco, utilizzato in Puglia, ed esternato soprattutto da contadini e pastori, che ha contribuito a conformare e caratterizzare molti degli ambiti territoriali. Si analizza il repertorio architettonico diffuso dal Gargano al Salento con lo scopo di recensire i manufatti realizzati a supporto dell’agricoltura e della pastorizia per tipologia. Tali manufatti, spesso inconsueti, evidenziano una diversa maniera di concepire le varie strutture edilizie realizzate per migliorare la produzione agricola. Il repertorio di manufatti, prevalentemente di tipo rurale, realizzati tramite i bagagli esperienziali degli addetti all’agricoltura e alla pastorizia, con parametri che consideravano, prioritariamente, le necessità impellenti dell’abitare e dell’ausilio al lavoro. Oltre le strutture con copertura a cono dei trulli si illustrano gli jazzi, i paralupi, i mungituri, le pagliare, le specchie ed alcune costruzioni che nella loro unicità rappresentano esempi notevoli di questa metodologia costruttiva.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.