Il paper intende esplorare l’impatto dell’industrializzazione edilizia nella cultura materiale italiana del Secondo dopoguerra. L’arretratezza tecnologica che caratterizza lo scenario italiano diventa infatti l’occasione per sviluppare paradigmi progettuali che fondano la propria specificità su un pensiero ed una prassi artigianale. Nell’area padana la nuova questione del rapporto tra cultura industriale e cultura del progetto è determinante in una parte dell’opera di Angelo Mangiarotti, Gino Valle e Marco Zanuso. L’approccio alla costruzione dei tre autori attinge tanto dal linguaggio universale e generico dell’industrializzazione quanto dall’arcaica e anonima tradizione costruttiva rurale. In particolare, Marco Zanuso, nelle sue numerose esperienze di committenza industriale, mostra una specifica traiettoria di ricerca per una tettonica della prefabbricazione strutturale in cemento armato. Negli anni della ricostruzione, nonostante il nostro paese costituisca quel Sud metaforico nell’avanzamento tecnologico dell’architettura europea, affianco alla grande scuola dell’ingegneria strutturale di Nervi, Morandi e Musmeci, un’altra via italiana prende piede. Essa indica un equilibrio possibile nella concezione costruttiva tra pensiero artigianale e cultura industriale

Pensiero artigianale e cultura industriale. Traiettorie di ricerca sulla costruzione nell'Italia del secondo dopoguerra (1950-75)

Vito Quadrato
2021-01-01

Abstract

Il paper intende esplorare l’impatto dell’industrializzazione edilizia nella cultura materiale italiana del Secondo dopoguerra. L’arretratezza tecnologica che caratterizza lo scenario italiano diventa infatti l’occasione per sviluppare paradigmi progettuali che fondano la propria specificità su un pensiero ed una prassi artigianale. Nell’area padana la nuova questione del rapporto tra cultura industriale e cultura del progetto è determinante in una parte dell’opera di Angelo Mangiarotti, Gino Valle e Marco Zanuso. L’approccio alla costruzione dei tre autori attinge tanto dal linguaggio universale e generico dell’industrializzazione quanto dall’arcaica e anonima tradizione costruttiva rurale. In particolare, Marco Zanuso, nelle sue numerose esperienze di committenza industriale, mostra una specifica traiettoria di ricerca per una tettonica della prefabbricazione strutturale in cemento armato. Negli anni della ricostruzione, nonostante il nostro paese costituisca quel Sud metaforico nell’avanzamento tecnologico dell’architettura europea, affianco alla grande scuola dell’ingegneria strutturale di Nervi, Morandi e Musmeci, un’altra via italiana prende piede. Essa indica un equilibrio possibile nella concezione costruttiva tra pensiero artigianale e cultura industriale
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