Il progetto di concorso per il quartiere del Torrent de l’Estadella di Barcellona ha offerto l’opportunità di compiere una riflessione progettuale sul tema della riqualificazione urbana, ivi orientata alla modificazione di una condizione morfologico-spaziale esistente: una porzione di tessuto a forte vocazione industriale collocato ad est della città catalana. Il progetto ha cercato di concettualizzare il tema della “modificazione” come condizione costitutiva di una ricerca di “continuità”. Di un divenire che persegue il senso della nuova forma a partire dal riconoscimento della condizione topografica del suolo, delle strutture e dei rapporti sintagmatici e paradigmatici tra cose esistenti, e che produce, inevitabilmente, uno scarto, un ordinamento altro, al cospetto dell’esistente, in quanto coglie della realtà potenzialità nuove o inespresse. Sulla base di questa visione, l’analisi morfologica ha permesso di cogliere il rapporto tensionale tra condizioni di natura, percorsi, emergenze architettoniche e “confini” posti a delimitazione dell’area medesima. Tale studio sintetico delle componenti urbane, ha consentito di valutare il grado di rendimento della modificazione misurando la capacità di quest’ultima di soddisfare, rinnovandole, le relazioni complementari con il contesto. Il raggiungimento di un nuovo stato di equilibrio è stato infatti perseguito sia riformando il rapporto sintattico tra morfemi e strutture esistenti; che portando in presenza l’idea di una tettonica dello spazio urbano basata su di una ben precisa qualificazione del rapporto tra spazio e limite.
Morfologia e tettonica dello spazio urbano Riflessione progettuale su una porzione di tessuto da riqualificare: il quartiere di Torrent de l’Estadella di Barcellona
Nicola Scardigno
2022-01-01
Abstract
Il progetto di concorso per il quartiere del Torrent de l’Estadella di Barcellona ha offerto l’opportunità di compiere una riflessione progettuale sul tema della riqualificazione urbana, ivi orientata alla modificazione di una condizione morfologico-spaziale esistente: una porzione di tessuto a forte vocazione industriale collocato ad est della città catalana. Il progetto ha cercato di concettualizzare il tema della “modificazione” come condizione costitutiva di una ricerca di “continuità”. Di un divenire che persegue il senso della nuova forma a partire dal riconoscimento della condizione topografica del suolo, delle strutture e dei rapporti sintagmatici e paradigmatici tra cose esistenti, e che produce, inevitabilmente, uno scarto, un ordinamento altro, al cospetto dell’esistente, in quanto coglie della realtà potenzialità nuove o inespresse. Sulla base di questa visione, l’analisi morfologica ha permesso di cogliere il rapporto tensionale tra condizioni di natura, percorsi, emergenze architettoniche e “confini” posti a delimitazione dell’area medesima. Tale studio sintetico delle componenti urbane, ha consentito di valutare il grado di rendimento della modificazione misurando la capacità di quest’ultima di soddisfare, rinnovandole, le relazioni complementari con il contesto. Il raggiungimento di un nuovo stato di equilibrio è stato infatti perseguito sia riformando il rapporto sintattico tra morfemi e strutture esistenti; che portando in presenza l’idea di una tettonica dello spazio urbano basata su di una ben precisa qualificazione del rapporto tra spazio e limite.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.