L’aleatorietà delle manifestazioni materiali ed immateriali di un fenomeno come quello della contrazione urbana e l’inadeguatezza degli ‘attrezzi’ del pianificatore che si trova chiamato a lavorare sulla città in perdita portano ad individuare nella flessibilità dello strumento urbanistico la più adeguata risposta strutturale a questo tipo di condizione urbana. In questo alveo il contributo prova ad approfondire il concetto di reversibilità nella pianificazione, inteso non solo come possibilità di ritorno di un oggetto al suo stato precedente l’occorrenza di un dato fenomeno, ma anche come cambio di stato dell’oggetto in sé; della reversibilità nella pianificazione se ne delineano alcuni principali caratteri e si segnalano infine alcuni punti di attenzione.

Pianificare nella città in contrazione

Alessandra Rana
Membro del Collaboration Group
;
Francesca Calace
Membro del Collaboration Group
2022-01-01

Abstract

L’aleatorietà delle manifestazioni materiali ed immateriali di un fenomeno come quello della contrazione urbana e l’inadeguatezza degli ‘attrezzi’ del pianificatore che si trova chiamato a lavorare sulla città in perdita portano ad individuare nella flessibilità dello strumento urbanistico la più adeguata risposta strutturale a questo tipo di condizione urbana. In questo alveo il contributo prova ad approfondire il concetto di reversibilità nella pianificazione, inteso non solo come possibilità di ritorno di un oggetto al suo stato precedente l’occorrenza di un dato fenomeno, ma anche come cambio di stato dell’oggetto in sé; della reversibilità nella pianificazione se ne delineano alcuni principali caratteri e si segnalano infine alcuni punti di attenzione.
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/11589/246321
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