La crescita costante del traffico marittimo in Europa, a partire dagli anni '70, ha portato a un progressivo decentramento delle aree portuali situando queste ultime al di fuori della città consolidata. Questo processo ha dato vita a programmi di rigenerazione urbana e rifunzionalizzazione delle aree portuali dismesse, restituendo alla città parti di territorio caratterizzate dalla presenza dell'affaccio a mare. È evidente come il fenomeno del Waterfront Redevelopment sia diventato un catalizzatore di possibilità per lo sviluppo di intere porzioni di città. In Italia, in particolare, il porto ha mantenuto la sua posizione all'interno della città, per cui la disciplina del disegno urbano deve interrogarsi sul difficile rapporto tra aree portuali e spazi pubblici. Nello specifico, il caso studio individuato è quello di Mola di Bari, città in cui si sta rivedendo il precedente Piano Regolatore Portuale (PRP) puntando sulle attività ricreative e avendo come obiettivo quello di rendere il bacino portuale il cuore pulsante della città. La ricerca "Abitare con l'acqua" affronta il problema degli spazi interstiziali tra il porto e la città, identificando il porto come luogo dell'abitare e recuperando il valore collettivo degli spazi d'acqua, intesi come nuove centralità, senza interferire con la necessaria autonomia delle infrastrutture, nel tentativo di ricostruire la continuità urbana e l'identità della "città di mare".

Abitare con l'acqua. Mola di Bari, porto e città. Nuove forme di abitare il limite della terra / La Vitola, Nicola; Montemurro, Michele; Martinelli, Nicola; Grossi, Alessandro. - In: PORTUS PLUS. - ISSN 2039-6422. - ELETTRONICO. - 12:(2022), pp. 2-16.

Abitare con l'acqua. Mola di Bari, porto e città. Nuove forme di abitare il limite della terra

Nicola La Vitola
;
Michele Montemurro
;
Nicola Martinelli
;
Alessandro Grossi
2022-01-01

Abstract

La crescita costante del traffico marittimo in Europa, a partire dagli anni '70, ha portato a un progressivo decentramento delle aree portuali situando queste ultime al di fuori della città consolidata. Questo processo ha dato vita a programmi di rigenerazione urbana e rifunzionalizzazione delle aree portuali dismesse, restituendo alla città parti di territorio caratterizzate dalla presenza dell'affaccio a mare. È evidente come il fenomeno del Waterfront Redevelopment sia diventato un catalizzatore di possibilità per lo sviluppo di intere porzioni di città. In Italia, in particolare, il porto ha mantenuto la sua posizione all'interno della città, per cui la disciplina del disegno urbano deve interrogarsi sul difficile rapporto tra aree portuali e spazi pubblici. Nello specifico, il caso studio individuato è quello di Mola di Bari, città in cui si sta rivedendo il precedente Piano Regolatore Portuale (PRP) puntando sulle attività ricreative e avendo come obiettivo quello di rendere il bacino portuale il cuore pulsante della città. La ricerca "Abitare con l'acqua" affronta il problema degli spazi interstiziali tra il porto e la città, identificando il porto come luogo dell'abitare e recuperando il valore collettivo degli spazi d'acqua, intesi come nuove centralità, senza interferire con la necessaria autonomia delle infrastrutture, nel tentativo di ricostruire la continuità urbana e l'identità della "città di mare".
2022
Abitare con l'acqua. Mola di Bari, porto e città. Nuove forme di abitare il limite della terra / La Vitola, Nicola; Montemurro, Michele; Martinelli, Nicola; Grossi, Alessandro. - In: PORTUS PLUS. - ISSN 2039-6422. - ELETTRONICO. - 12:(2022), pp. 2-16.
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/11589/247098
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