Pratiche e politiche che ruotano intorno al ciclo del cibo intrecciano molteplici connessioni con gli interessi e le competenze disciplinari riconducibili al governo del territorio. L’agricoltura urbana e periurbana, le reti alternative e solidali di approvvigionamento alimentare, la riscoperta della povertà alimentare come questione urbana, la comprensione delle funzioni agroecosistemiche come fondamento del risparmio di suolo – sono alcuni dei fenomeni con cui amministratori, studiosi e attivisti si confrontano con intensità crescente. I punti di contatto più frequenti dell’urbanistica con queste esperienze innovative sembrano riguardare gli attriti con le destinazioni di zona (che appaiono spesso insufficienti a proteggere gli usi agricoli) e le destinazioni d’uso (che faticano a inquadrare le incursioni delle coltivazioni nei tessuti urbani consolidati o gli usi perlopiù temporanei innescati dalle innovazioni sociali nel ciclo del cibo). Le riflessioni che scaturiscono da questa ricerca, in corso nelle città pugliesi, riguardano alcuni degli aspetti centrali del dibattito sulle prospettive della pianificazione: dalla considerazione della dimensione qualitativa e prestazionale dei servizi e delle dotazioni urbane, al ricentramento dell’urbanistica su modelli di sviluppo sostenibile autodeterminati dalle comunità locali ed efficaci nel tutelare sia il diritto al cibo sia i processi ecologici che assicurano le condizioni di esistenza degli insediamenti umani.

La transizione alimentare nei piani urbanistici di oggi e di domani. Alcune considerazioni sulla Puglia

Alessandro Bonifazi
;
Pasquale Balena;Giulia Motta Zanin;
2023-01-01

Abstract

Pratiche e politiche che ruotano intorno al ciclo del cibo intrecciano molteplici connessioni con gli interessi e le competenze disciplinari riconducibili al governo del territorio. L’agricoltura urbana e periurbana, le reti alternative e solidali di approvvigionamento alimentare, la riscoperta della povertà alimentare come questione urbana, la comprensione delle funzioni agroecosistemiche come fondamento del risparmio di suolo – sono alcuni dei fenomeni con cui amministratori, studiosi e attivisti si confrontano con intensità crescente. I punti di contatto più frequenti dell’urbanistica con queste esperienze innovative sembrano riguardare gli attriti con le destinazioni di zona (che appaiono spesso insufficienti a proteggere gli usi agricoli) e le destinazioni d’uso (che faticano a inquadrare le incursioni delle coltivazioni nei tessuti urbani consolidati o gli usi perlopiù temporanei innescati dalle innovazioni sociali nel ciclo del cibo). Le riflessioni che scaturiscono da questa ricerca, in corso nelle città pugliesi, riguardano alcuni degli aspetti centrali del dibattito sulle prospettive della pianificazione: dalla considerazione della dimensione qualitativa e prestazionale dei servizi e delle dotazioni urbane, al ricentramento dell’urbanistica su modelli di sviluppo sostenibile autodeterminati dalle comunità locali ed efficaci nel tutelare sia il diritto al cibo sia i processi ecologici che assicurano le condizioni di esistenza degli insediamenti umani.
2023
XXIV Conferenza Nazionale SIU "Dare valore ai valori in urbanistica"
978-88-99237-45-5
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/11589/255200
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