Il lavoro che qui si presenta è l’esito di un’appassionante quanto coinvolgente esperienza accademica vissuta nell’ambito del Laboratorio di Laurea in Restauro coordinato da chi scrive e dedicato al restauro dell’antico castello di Massafra in provincia di Taranto. Fondato su un terreno di natura carsica che ha favorito a Massafra la forma insediativa della casa-grotta, il castello quadri-turrito è indissolubilmente legato al contesto ambientale di cui è parte integrante. Sorge a sud-est del nucleo antico, in posizione decisamente strategica, con il fronte orientale a picco sulla suggestiva gravina di San Marco. Fenomeni franosi verificatesi in tempi relativamente recenti hanno compromesso sul versante sud l’antico rapporto fra il castello e le sottostanti case-grotta, di cui rimangono solo alcune tracce. Anticamente adibite ad alloggi delle guarnigioni, le case-grotta segnavano il limite sud della soprastante piazza d’armi, ridimensionata a causa dei crolli e successivamente ridisegnata. Il lavoro svolto è l’esito di un articolato iter metodologico che ha indagato l’edificio secondo l’ormai consolidata tradizione degli studi della storia dell’architettura e del restauro, aderendo perfettamente alla realtà costruita, esaminando gli aspetti tipologici, spaziali, tecnico-costruttivi, studiando i fenomeni di dissesto e le forme di degrado superficiale, analizzando le modificazioni intervenute sulla materia e sulla forma. L'oggetto di studio ha offerto anche l’occasione per riflettere sul delicato rapporto conservazione / innovazione, ampiamente dibattuto in sede teorica, incentrato sui problemi d’integrazione, sostituzione, ricostruzione - dalla scala architettonica a quella urbana e paesistica -, tutti temi che nel caso specifico, sono stati risolti in nome della continuità con il passato, nel rispetto del principio del minimo intervento, della compatibilità, della riconoscibilità, senza rinunciare con questo alle capacità espressive del linguaggio contemporaneo.
Presentazione della Tesi di Laurea in Restauro sul castello di Massafra (TA) / De Cadilhac, R.. - STAMPA. - 1:(2013), pp. 13-16.
Presentazione della Tesi di Laurea in Restauro sul castello di Massafra (TA)
De Cadilhac, R.
2013-01-01
Abstract
Il lavoro che qui si presenta è l’esito di un’appassionante quanto coinvolgente esperienza accademica vissuta nell’ambito del Laboratorio di Laurea in Restauro coordinato da chi scrive e dedicato al restauro dell’antico castello di Massafra in provincia di Taranto. Fondato su un terreno di natura carsica che ha favorito a Massafra la forma insediativa della casa-grotta, il castello quadri-turrito è indissolubilmente legato al contesto ambientale di cui è parte integrante. Sorge a sud-est del nucleo antico, in posizione decisamente strategica, con il fronte orientale a picco sulla suggestiva gravina di San Marco. Fenomeni franosi verificatesi in tempi relativamente recenti hanno compromesso sul versante sud l’antico rapporto fra il castello e le sottostanti case-grotta, di cui rimangono solo alcune tracce. Anticamente adibite ad alloggi delle guarnigioni, le case-grotta segnavano il limite sud della soprastante piazza d’armi, ridimensionata a causa dei crolli e successivamente ridisegnata. Il lavoro svolto è l’esito di un articolato iter metodologico che ha indagato l’edificio secondo l’ormai consolidata tradizione degli studi della storia dell’architettura e del restauro, aderendo perfettamente alla realtà costruita, esaminando gli aspetti tipologici, spaziali, tecnico-costruttivi, studiando i fenomeni di dissesto e le forme di degrado superficiale, analizzando le modificazioni intervenute sulla materia e sulla forma. L'oggetto di studio ha offerto anche l’occasione per riflettere sul delicato rapporto conservazione / innovazione, ampiamente dibattuto in sede teorica, incentrato sui problemi d’integrazione, sostituzione, ricostruzione - dalla scala architettonica a quella urbana e paesistica -, tutti temi che nel caso specifico, sono stati risolti in nome della continuità con il passato, nel rispetto del principio del minimo intervento, della compatibilità, della riconoscibilità, senza rinunciare con questo alle capacità espressive del linguaggio contemporaneo.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.