Introduzione alla prima Tesi di Laurea in Restauro sul borgo medievale di Craco (MT)

Craco è un caso paradigmatico che lancia una sfida tuttora aperta nei confronti di un problema drammaticamente attuale in Italia, quello legato al dissesto idrogeologico ed ai rischi ad esso connessi. La domanda che con questo Laboratorio di Restauro Architettonico ci si pone e alla quale si tenta di dare una risposta è: esiste la concreta possibilità non solo di mettere in sicurezza, ma di recuperare a nuova vita insediamenti in aree a rischio frana, fortemente provati da eventi calamitosi ed ora in stato di abbandono? Allo stato attuale due antitetiche visioni si contrappongono: quella possibilista che ritiene praticabile la strada del recupero, almeno parziale - che qui s’intende condividere -, e quella decisamente più cauta che reputa irrealizzabile qualunque iniziativa tesa a riammettere l’organismo urbano nel circuito della fruizione. Partendo dalla convinzione secondo cui le criticità del borgo possono diventare punti di forza ed occasione per riscattare l’insediamento dalla condizione di totale abbandono, senza con ciò voler alterare l’immagine complessiva dell’antico nucleo, si è giunti alla determinazione che le strategie possibili per riabilitare un contesto insediativo abbandonato e in progressivo degrado come Craco, dovevano richiedere un rapporto sinergico fra discipline per loro natura complementari, in questo caso oltre al Restauro, il Rilievo dell’Architettura, i Caratteri Tipologici, la Tecnica delle Costruzioni, la Progettazione. Ciascun docente del collegio ha offerto la propria competenza con assoluta dedizione per il raggiungimento di un obiettivo comune: la conservazione e la valorizzazione di un organismo urbano, con valore di civiltà costruttiva, inscindibilmente legato ad un contesto ambientale di straordinario valore paesaggistico.