Il presente contributo ha come oggetto una riflessione sul rapporto tra design e territorio con un focus sul territorio pugliese inteso come sistema semiotico di antiche ritualità all’interno del quale ancora oggi sono visibili campi d’azione che, modificando temporaneamente e ciclicamente il territorio, disegnano scenari identitari culturalmente caratterizzanti il contesto fisico-sociale. Il contributo fa riferimento al rito della raccolta delle olive, un complesso sistema di azioni in cui l’uomo con le sue mani, intese kantianamente come “finestre della mente”, e con l’ausilio di utensili che divengono “attrezzi che eccitano la mente” modifica il territorio e si fonde con esso in una unica dimensione di vitalità socio-fisica. Il contributo intende descrivere questa ritualità e organizzare e analizzare in maniera tassonomica gli attrezzi usati per la raccolta delle olive al fine di individuare possibili scenari progettuali reinterpretativi che possano estendere la partecipazione alla suddetta ritualità a gruppi sociali più estesi.
Design e territorio. Il rito della raccolta delle olive come progetto di reinterpretazione culturale / Bagnato, Vincenzo Paolo. - STAMPA. - 1:(2023), pp. 164-169. (Intervento presentato al convegno Il patrimonio culturale pugliese. Ricerche, applicazioni e best practices tenutosi a Bari nel 28-30 settembre 2022).
Design e territorio. Il rito della raccolta delle olive come progetto di reinterpretazione culturale
Vincenzo Paolo Bagnato
2023
Abstract
Il presente contributo ha come oggetto una riflessione sul rapporto tra design e territorio con un focus sul territorio pugliese inteso come sistema semiotico di antiche ritualità all’interno del quale ancora oggi sono visibili campi d’azione che, modificando temporaneamente e ciclicamente il territorio, disegnano scenari identitari culturalmente caratterizzanti il contesto fisico-sociale. Il contributo fa riferimento al rito della raccolta delle olive, un complesso sistema di azioni in cui l’uomo con le sue mani, intese kantianamente come “finestre della mente”, e con l’ausilio di utensili che divengono “attrezzi che eccitano la mente” modifica il territorio e si fonde con esso in una unica dimensione di vitalità socio-fisica. Il contributo intende descrivere questa ritualità e organizzare e analizzare in maniera tassonomica gli attrezzi usati per la raccolta delle olive al fine di individuare possibili scenari progettuali reinterpretativi che possano estendere la partecipazione alla suddetta ritualità a gruppi sociali più estesi.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.