Linguaggi ibridi televisivi. Le esperienze pionieristiche di videografica di Mario Convertino

The Eighties were a crucial time in the development of the practice of graphic design at the international level, with the introduction of digital tools fueling major changes both in the design process and in the visual languages of graphic design. One of the first fields in which designers began to experiment with digital tools and languages is that of TV title sequences. The expansion of television with the multiplication of competing networks originated new communication needs and, in this context, graphic design served two functions: the first was to build strong and recognizable visual identities as a competitive strategy for the TV channels. The second involved the creation of graphic signs that became vital elements of the presentation of programs through title sequences and promos. This contribution paper aims to examine this latter function through the partial historical reconstruction of the pioneering experiences of the Italian graphic designer Mario Convertino, which have only been incompletely investigated so far. By exploring his projects of title sequences for tv programs such as Mr Fantasy (1981-1982) and Immagina (1987-1988), we will see how, thanks to the use of the new digital technology of Tesak – a computerized device equipped with an electronic board – the designer was able to produce innovative visual languages by combining static illustrations with bitmap digital lettering and simple computer graphics animations.

Gli anni Ottanta si configurano a livello internazionale come un periodo cruciale per la professione del progettista grafico, in cui si assiste a grandi cambiamenti alimentati principalmente dall’introduzione della strumentazione digitale sia nell’iter progettuale sia nei linguaggi espressivi del graphic design. Un primo campo di sperimentazione in Italia come all’estero è quello delle sigle televisive. Difatti il proliferare di emittenti televisive in concorrenza tra loro genera nuove esigenze comunicative, dove la grafica assume una duplice funzione: la prima è quella di produrre un’identità visiva di rete forte e riconoscibile come strategia competitiva; la seconda riguarda l’ideazione di segni grafici che intervengono nella presentazione dei programmi attraverso sigle e promo. Ed è proprio in quest’ultima funzione che rientra la vicenda italiana qui indagata, ovvero una prima e parziale ricostruzione storica dell’esperienze pionieristiche del graphic designer milanese Mario Convertino con i progetti delle sigle di alcune trasmissioni, tra le quali Mr Fantasy (1981-1982) e Immagina (1987-1988). Grazie all’uso della nuova tecnologia digitale del Tesak – dispositivo computerizzato dotato di lavagna elettronica – il progettista genera linguaggi visivi inediti, alternando illustrazioni statiche a lettering digitale bitmap a piccole animazioni di computer grafica.