Inaugurated in Venice in 1960, the Corso superiore di disegno industriale (CSDI) was the first public university-level course of study dedicated to design, a forerunner to similar programmes in Rome, Florence, Faenza, Urbino and Parma. As one of the initiatives that contributed in Italy to establish the theoretical and operational premises of the disciplines, the Corso bears witness to the attention – and from other points of view, the lack of attention – that the educational system demonstrated towards industrial design, a discipline previously represented by the first classes dedicated to it in architecture schools and by the institution in Novara, in 1954, of the Centro studi arte/industria (which later became the Scuola politecnica di design). An experience that was never settled from a juridical point of view, its curriculum was built around design studios supported by scientific, technological, historical, economic and social studies, a model that remains current to this day. The faculty included some of the leading exponents of design and architecture in Italy, such as Ernesto N. Rogers, Carlo Scarpa, Enrico Peressutti, Gino Valle, Angelo Mangiarotti, Enzo Frateili, Luigi Veronesi, Giulio Cittato, Bob Noorda, Massimo Vignelli and Italo Zannier. This article introduces the Corso into the debate on education at that time, and reviews the economic and cultural conditions that gave rise to its foundation, the role of the institutions that encouraged and managed it, its educational history and the reasons that led to its demise. Finally, it assesses its possible legacy

Inaugurato a Venezia nel 1960, il Corso superiore di disegno industriale (CSDI) fu la prima attività formativa pubblica a livello universitario dedicata al design, anticipatrice di analoghe strutture a Roma, Firenze, Faenza, Urbino e Parma. Fra le iniziative che contribuirono in Italia all’affermazione delle premesse teoriche e operative della disciplina, il Corso dimostra l’attenzione – e, sotto altri aspetti, la disattenzione – che il sistema dell’istruzione riservò al disegno industriale, ambito già interessato dai primi insegnamenti dedicati nelle Facoltà di architettura e dalla fondazione nel 1954 a Novara del Centro studi arte/industria (poi Scuola politecnica di design). Esperienza irrisolta dal punto di vista giuridico, pose al centro della didattica i laboratori di progetto coadiuvati da insegnamenti scientifici, tecnologici, storici, economici e sociali, adottando un modello riproposto fino ai giorni nostri. I docenti coinvolti furono alcuni fra i maggiori esponenti del design e dell’architettura italiani: fra gli altri, Ernesto N. Rogers, Carlo Scarpa, Enrico Peressutti, Gino Valle, Angelo Mangiarotti, Enzo Frateili, Luigi Veronesi, Giulio Cittato, Bob Noorda, Massimo Vignelli e Italo Zannier. L’articolo, oltre a inserire il Corso nel dibattito sulla formazione del periodo, ripercorre le condizioni economiche e culturali che ne favorirono la nascita, il ruolo delle istituzioni che lo incoraggiarono e gestirono, le vicende didattiche e le ragioni che portarono alla sua chiusura. Infine, traccia una sua possibile eredità. L'articolo ricostruisce le vicende della formazione del designer nel secondo dopoguerra in Italia. Attraverso fonti primarie e secondarie, ripropone la storia delle esperienze didattiche "sperimentali" dei CSDI - Corsi superiori di disegno industriale – il primo fu istituito a Venezia nel 1960 – dei loro sviluppi e della loro trasformazione in ISIA - Istituiti superiori per le industrie artistiche, a metà anni settanta, provando a capire quali siano state da un lato le ragioni che hanno portato a scegliere tale processo per formare la figura del designer, dall'altro le ricadute che le prime esperienze hanno avuto sulle nuove professioni.

La formazione del designer : il corso superiore di disegno industriale di Venezia, 1960-72 / Bulegato, Fiorella; Pastore, Monica. - In: QUAD. - ISSN 2611-4437. - ELETTRONICO. - 1:(2018), pp. 261-284.

La formazione del designer : il corso superiore di disegno industriale di Venezia, 1960-72

Pastore, Monica
2018-01-01

Abstract

Inaugurated in Venice in 1960, the Corso superiore di disegno industriale (CSDI) was the first public university-level course of study dedicated to design, a forerunner to similar programmes in Rome, Florence, Faenza, Urbino and Parma. As one of the initiatives that contributed in Italy to establish the theoretical and operational premises of the disciplines, the Corso bears witness to the attention – and from other points of view, the lack of attention – that the educational system demonstrated towards industrial design, a discipline previously represented by the first classes dedicated to it in architecture schools and by the institution in Novara, in 1954, of the Centro studi arte/industria (which later became the Scuola politecnica di design). An experience that was never settled from a juridical point of view, its curriculum was built around design studios supported by scientific, technological, historical, economic and social studies, a model that remains current to this day. The faculty included some of the leading exponents of design and architecture in Italy, such as Ernesto N. Rogers, Carlo Scarpa, Enrico Peressutti, Gino Valle, Angelo Mangiarotti, Enzo Frateili, Luigi Veronesi, Giulio Cittato, Bob Noorda, Massimo Vignelli and Italo Zannier. This article introduces the Corso into the debate on education at that time, and reviews the economic and cultural conditions that gave rise to its foundation, the role of the institutions that encouraged and managed it, its educational history and the reasons that led to its demise. Finally, it assesses its possible legacy
2018
La formazione del designer : il corso superiore di disegno industriale di Venezia, 1960-72 / Bulegato, Fiorella; Pastore, Monica. - In: QUAD. - ISSN 2611-4437. - ELETTRONICO. - 1:(2018), pp. 261-284.
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