I sempre più frequenti e sconvolgenti fenomeni estremi che hanno trasfigurato il volto della regione amazzonica, dell’Australia e della California, esacerbati dalla crisi climatica globale, stanno imponendo ai rappresentanti delle Istituzioni democratiche e delle organizzazioni finanziarie di rivisitare radicalmente i paradigmi vigenti. Gli scienziati dell’Ipcc, con il rapporto “Riscaldamento Globale di 1,5°C” del 2018, hanno asserito che se nel nuovo decennio gli Stati più industrializzati non riusciranno a ridurre annualmente le proprie emissioni climalteranti di almeno il 7%, il pianeta già nel 2040 avrà superato la soglia di sicurezza dell’1,5°C ed entro la fine del secolo sarà pressoché inospitale. In questo scenario, le città, scrigno di biodiversità umana nelle quali è prodotto quasi l’80% dei gas serra e nelle quali contestualmente sono esplose disuguaglianze sia sociali e culturali sia ecologiche ed economiche, da problema devono diventare la soluzione. Nell’era geologica attraversata del “neo-antropocene”, dunque, i paesaggi urbani, oltre ad essere resilienti ed intelligenti, devono configurarsi come territori “sensibili”, ossia polarità spaziali nelle quali le tecnologie digitali e ambientali siano in grado, secondo un approccio integrato tanto pragmatico quanto olistico, di generare comunità solidali e responsabili. Sono tali, pertanto, quelle realtà che elevano la prossimità a motore del loro sviluppo sostenibile, da conseguire adattando in maniera intelligente e consapevole le innovazioni disponibili. Il paper approfondisce esplorando le sperimentazioni dell’Area interna del Basso Sangro Trigno, per coglierne potenzialità e limiti e valutare da questa prospettiva lo stato di salute del governo locale nel nostro Paese. Così da definire migliori pratiche di modelli di governance interscalare e transdisciplinare che sappiano ampliare il paradigma della città smart verso la città cognitiva, per la realizzazione di una diffusa e virtuosa prosperità inclusiva.
Dalla Smart City alla Cognitive City: le tecnologie digitali e ambientali per la prosperità inclusiva delle comunità resilienti / Esposito, Dario; Milano, Giuseppe; Redavid, Roberta. - STAMPA. - VOLUME 09:(2021), pp. 52-57. (Intervento presentato al convegno XXIII Conferenza Nazionale SIU DOWNSCALING, RIGHTSIZING. Contrazione demografica e riorganizzazione spaziale tenutosi a Torino nel 17-18 Giugno 2021) [10.53143/PLM.C.921].
Dalla Smart City alla Cognitive City: le tecnologie digitali e ambientali per la prosperità inclusiva delle comunità resilienti
Dario Esposito
;Roberta Redavid
2021-01-01
Abstract
I sempre più frequenti e sconvolgenti fenomeni estremi che hanno trasfigurato il volto della regione amazzonica, dell’Australia e della California, esacerbati dalla crisi climatica globale, stanno imponendo ai rappresentanti delle Istituzioni democratiche e delle organizzazioni finanziarie di rivisitare radicalmente i paradigmi vigenti. Gli scienziati dell’Ipcc, con il rapporto “Riscaldamento Globale di 1,5°C” del 2018, hanno asserito che se nel nuovo decennio gli Stati più industrializzati non riusciranno a ridurre annualmente le proprie emissioni climalteranti di almeno il 7%, il pianeta già nel 2040 avrà superato la soglia di sicurezza dell’1,5°C ed entro la fine del secolo sarà pressoché inospitale. In questo scenario, le città, scrigno di biodiversità umana nelle quali è prodotto quasi l’80% dei gas serra e nelle quali contestualmente sono esplose disuguaglianze sia sociali e culturali sia ecologiche ed economiche, da problema devono diventare la soluzione. Nell’era geologica attraversata del “neo-antropocene”, dunque, i paesaggi urbani, oltre ad essere resilienti ed intelligenti, devono configurarsi come territori “sensibili”, ossia polarità spaziali nelle quali le tecnologie digitali e ambientali siano in grado, secondo un approccio integrato tanto pragmatico quanto olistico, di generare comunità solidali e responsabili. Sono tali, pertanto, quelle realtà che elevano la prossimità a motore del loro sviluppo sostenibile, da conseguire adattando in maniera intelligente e consapevole le innovazioni disponibili. Il paper approfondisce esplorando le sperimentazioni dell’Area interna del Basso Sangro Trigno, per coglierne potenzialità e limiti e valutare da questa prospettiva lo stato di salute del governo locale nel nostro Paese. Così da definire migliori pratiche di modelli di governance interscalare e transdisciplinare che sappiano ampliare il paradigma della città smart verso la città cognitiva, per la realizzazione di una diffusa e virtuosa prosperità inclusiva.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.