La ricerca sull’analisi e la ricostruzione grafica degli edifici scolastici1 di inizio Novecento a Bari, con particolare riferimento a quelli edificati appositamente o trasformati durante il ventennio fascista, parte da una lettura delle vicende urbane che hanno determinato l’evoluzione dell’immagine della città e si articola secondo un’analisi puntuale del ruolo assunto da questi edifici nei processi di trasformazione dell’assetto urbano. L’edificio pubblico, dedicato all’istruzione del ceto popolare, che occupava i nuovi quartieri operai della città, assume una funzione determinante nella pianificazione e nella costruzione delle nuove aree di espansione e di completamento, attraverso il suo ruolo gerarchico di elemento ordinatore che per dimensione e aspetto architettonico diventa un riferimento urbano per il quartiere in cui si inserisce. La costruzione di questi particolari edifici ad uso collettivo, fino al quel momento non contemplati nei processi di trasformazione urbana, ad eccezione di pochi esemplari, si definiscono come elementi in grado di riconfigurare luoghi o parti di città e al contempo assolvere al compito di elevare la condizione umana del popolo, preparandolo alla vita civile. Attraverso il rilievo e la ricostruzione grafica dell’immagine di questi edifici si cerca di restituire l’aspetto originario e definire un modello interpretativo che parte dal singolo edificio e tenta di ristabilire le connessioni con gli schemi architettonici di riferimento, costruendo una mappa di segni e visioni urbane.
RI-DISEGNARE LA SCUOLA Analisi e ricostruzione grafica degli edifici scolastici di inizio novecento a Bari / Pastore, Domenico. - STAMPA. - 1:(2018), pp. 1-197.
RI-DISEGNARE LA SCUOLA Analisi e ricostruzione grafica degli edifici scolastici di inizio novecento a Bari
PASTORE DOMENICO
2018-01-01
Abstract
La ricerca sull’analisi e la ricostruzione grafica degli edifici scolastici1 di inizio Novecento a Bari, con particolare riferimento a quelli edificati appositamente o trasformati durante il ventennio fascista, parte da una lettura delle vicende urbane che hanno determinato l’evoluzione dell’immagine della città e si articola secondo un’analisi puntuale del ruolo assunto da questi edifici nei processi di trasformazione dell’assetto urbano. L’edificio pubblico, dedicato all’istruzione del ceto popolare, che occupava i nuovi quartieri operai della città, assume una funzione determinante nella pianificazione e nella costruzione delle nuove aree di espansione e di completamento, attraverso il suo ruolo gerarchico di elemento ordinatore che per dimensione e aspetto architettonico diventa un riferimento urbano per il quartiere in cui si inserisce. La costruzione di questi particolari edifici ad uso collettivo, fino al quel momento non contemplati nei processi di trasformazione urbana, ad eccezione di pochi esemplari, si definiscono come elementi in grado di riconfigurare luoghi o parti di città e al contempo assolvere al compito di elevare la condizione umana del popolo, preparandolo alla vita civile. Attraverso il rilievo e la ricostruzione grafica dell’immagine di questi edifici si cerca di restituire l’aspetto originario e definire un modello interpretativo che parte dal singolo edificio e tenta di ristabilire le connessioni con gli schemi architettonici di riferimento, costruendo una mappa di segni e visioni urbane.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.