Il superamento degli insediamenti abusivi dei lavoratori agricoli tra territorializzazione e costruzione di processi

L’occasione offerta dal PNRR con la Misura 5C2 investimento 2.2 Piani urbani integrati per il superamento degli insediamenti abusivi per combattere lo sfruttamento dei lavoratori in agricoltura consente ai territori gravati dalla problematica di beneficiare di finanziamenti per predisporre soluzioni insediative volte al miglioramento della condizione abitativa e alla fuoriuscita dai circuiti di illegalità dei lavoratori stagionali. Tra criticità e approcci disattenti ai differenziali di contesto emersi nelle recenti riflessioni sul PNRR, l’ambiziosa misura sconta mancanze e approssimazioni che discendono da caratteri strutturali dello strumento di ripresa e resilienza per ristrettezza temporale tra le fasi progettuali e attuative, scandite dalle inderogabili milestones europee, e dalla contenuta capacità tecnica delle amministrazioni comunali nella gestione di progetti di rilevanza territoriale ed economica. A questi aspetti di carattere generale se ne aggiungono altri relativi alla specifica misura nel sottovalutare la dimensione territoriale del fenomeno, confliggente con la dimensione comunale individuata dal finanziamento, l’ambiguità delle norme nella dilatazione delle diseguaglianze spaziali, l’impatto sociale e spaziale che l’inserimento di nuovi abitanti comporterebbe nei territori. Il contributo riflette sull’esperienza in corso di terza missione del dipartimento ArCoD in cui si prova non solo a porre rimedio con soluzioni insediative in risposta all’emergenza assoluta abitativa (e.e.a.), ma anche a definire strategie di area vasta che pongano pre-condizioni per nuove possibilità di sviluppo territoriale e processi di ampia portata con il coinvolgimento di diversi attori.