Una prima ricognizione nell’archivio di famiglia. Su alcune opere giovanili di Luigi Santarella in Puglia / A Preliminary Survey from the Family Archive: on Some Early Works by Luigi Santarella in Apulia

This paper investigates the outcomes of a preliminary survey conducted in the Santarella Archive, Milan, in which this author took part on the invitation of the Archeoclub and in agreement with the owner of the private archives of the engineer’s family. The present study focuses on the materials in Luigi Santarella’s professional archive pertaining to his early works, as well as to his editorial activities. A significant part of this documentation regards assignments carried out in Apulia between 1911 and 1916. Considered in the context of the development of technical cultures in the region at the beginning of the twentieth century, the mansions Santarella designed for wealthy clients demonstrate his role among the protagonists of the dissemination of building techniques in reinforced concrete in those territories. The cement plants in Barletta, Brindisi and Taranto illuminate Santarella’s contribution as designer and shareholder of investing companies in founding an industrial “culture of cement” in Apulia. The present study intends to analyze the relevance of these early works pointing at further lines of inquiry that these examples suggest towards an in-depth reflection on the work of Santarella overall.

Il contributo illustra gli esiti di una prima indagine condotta presso l’Archivio Santarella di Milano, alla quale l’autore ha partecipato su invito dell’Archeoclub e d’intesa con la proprietà dell’archivio privato della famiglia dell’ingegnere. Lo studio si è concentrato sui materiali rivenienti dall’archivio professionale di Luigi Santarella, relativi ai suoi primi lavori e alla sua attività editoriale. Una parte significativa di questa documentazione - per lo più inedita - riguarda incarichi svolti in Puglia tra il 1911 e il 1916. Considerate nel contesto dello sviluppo delle culture tecniche nella regione all'inizio del Novecento, le residenze progettate da Santarella per facoltosi committenti dimostrano il suo ruolo di protagonista nella diffusione delle tecniche costruttive in cemento armato in quei territori. I cementifici di Barletta, Brindisi e Taranto mettono in luce il contributo di Santarella come progettista e come socio azionista nella fondazione di una “cultura del cemento” industriale in Puglia. Il presente studio intende analizzare la rilevanza di questi lavori giovanili, indicando ulteriori linee di indagine che questi esempi suggeriscono per una riflessione approfondita sull’opera di Santarella nel suo complesso.